Manovra, Manzato: regioni speciali diano di più, per limitare differenze tra cittadini eguali
Venerdi 26 Agosto 2011 alle 16:25 | 0 commenti
Franco Manzato, Regione Veneto - "Di fronte ad una manovra pesante ma necessaria, l'esclusione dai sacrifici delle Regioni a Statuto Speciale è intollerabile e creerà differenze tra cittadini eguali anche maggiori di quelle già esistenti. Semmai, proprio in ragione della loro specialità , queste Regioni dovrebbero in questo momento dare di più di quelle a Statuto Ordinario".
Lo afferma Franco Manzato, assessore alla tutela del consumatore del Veneto, che ribadisce la sua contrarietà all'esclusione dai sacrifici di amministrazioni regionali che già sono già oggettivamente avvantaggiate. Il riferimento è al voto della Commissione Affari Costituzionali del Senato che, prendendo in esame la manovra del Governo, ha ritenuto non applicabili alle regioni speciali le previsioni di ridimensionamento che dunque riguarderebbero solo quelle ordinarie.
"La situazione di disparità che già si manifesta in una situazione normale - ribadisce Manzato, amministratore di una Regione a Statuto Ordinario la cui parte settentrionale è stretta tra due Speciali che trattengono nei loro territori una quota di introiti fiscali molto più alta del Veneto - rischia in questo caso di diventare ingiustizia manifesta. I bellunesi vedono da tempo tutti i giorni le differenze a loro sfavore: dall'altra parte della strada hanno più soldi per i servizi, per il sostegno ad operazioni creditizie, per migliorie e così via, mentre al di qua si pagano le stesse tasse ma una parte non indifferente degli introiti fiscali non tornano sul territorio. Con la manovra la nostra Regione dovrà tirare la cinghia in maniera rigorosa e ci saranno inevitabili ricadute nel territorio".
"Se davvero esiste una emergenza nazionale, ed esiste - ha aggiunto Manzato - io dico che tutti devono fare in eguale misura la loro parte, comprese le Istituzioni. Altrimenti ci risiamo: codifichiamo che a pagare siano i soliti noti e le solite Regioni mentre laddove c'è già più libertà di spesa i privilegi rimangono intoccabili".
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