Manovra: Ok da Bce e Ocse, ni da Enti locali, ricorsi Cgil e Anci. Sconti per parlamentari
Venerdi 9 Settembre 2011 alle 00:37 | 0 commenti
Dal 12 settembre il testo in Aula. Bce e Ocse lo promuovono. Ma la Cgil annuncia il ricorso alla Consulta sul prelievo di solidarietà : disparità tra pubblici e privati. Anche l'Anci ricorrerà su municipalizzate e piccoli Comuni
Dopo il sì del Senato, la manovra approda alla Camera. Sarà in Aula lunedì 12 settembre, nella seduta che si apre alle 15. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Il voto finale arriverà tra mercoledì 14 e giovedì 15 settembre. I tempi dipendono dalla decisione del governo di porre la questione di fiducia, scelta che l'esecutivo è orientato a prendere.
Il termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione Bilancio alla Camera è stato fissato per venerdì 9 settembre alle 10 del mattino, mentre il voto della Commissione dovrebbe tenersi alle 15 dello stesso giorno. Fonti di maggioranza citate dall'Agi assicurano che la manovra sarà confermata nella versione licenziata dal Senato: "non dovrebbe esserci nessun emendamento di sostanza da parte della maggioranza e del governo, la manovra resterà immutata". Il voto della Camera, se favorevole, sarebbe dunque definitivo e la manovra diventerebbe legge entro la metà di settembre, come previsto dal governo.
Bce e Ocse la promuovono
"Dopo alcune esitazioni, alcune complessità , alla fine si è visto qualcosa che va nella direzione dell'impegno iniziale". Lo ha detto il presidente della Bce Jean-Claude Trichet parlando della manovra. Il banchiere centrale ha ricordato di aver detto al nostro paese, come a tutti i governi, "che si devono realizzare integralmente le misure annunciate, muoversi in anticipo rispetto agli eventi". "Abbiamo insistito, e molto - ha precisato -, sulla necessità di realizzare riforme strutturali nel lungo termine, un elemento chiave per liberare le forze economiche dei singoli paesi". Anche per l'Ocse la manovra "contiene misure molto importanti che vanno nella giusta direzione". A dirlo è il capo economista dell'organizzazione parigina, Pier Carlo Padoan.
Cgil: prelievo di solidarietà è incostituzionale
Il sindacato di Corso Italia continua la mobilitazione contro le misure varate dalla maggioranza e dal governo. Dopo lo sciopero del 6 settembre, giornata in cui sono emersi gli aspetti più iniqui della manovra, oggi la Cgil in una nota evidenzia che "la disparità del contributo di solidarietà tra i lavoratori pubblici e quelli privati ha prodotto dei mostri giuridici insieme a norme gravemente lesive del principio costituzionale di uguaglianza". E' il giudizio del responsabile del dipartimento Settori pubblici, Michele Gentile, sulla parte di manovra che grava sul pubblico impiego.
Il dirigente sindacale denuncia le disparità che il contributo di solidarietà produce tra lavoratori pubblici e privati, "una grave differenziazione tra gli uni e gli altri a parità di reddito". Infatti, fa sapere Gentile, "mentre per un privato con un reddito Irpef pari a 310mila euro annui il contributo di solidarietà (3%) netto è pari a 167 euro annui, ovvero meno di 14 euro al mese, allo stesso reddito ma di un lavoratore pubblico vengono invece detratti 19mila euro annui, che sono pari a 1.583 euro mensili, e che perdipiù, a differenza del primo, non sono deducibili".
Il contributo di solidarietà nei pubblici, ricorda Gentile," è infatti del 5% da 90.000 euro fino a 150.000 e del 10% da 150.000 fino a 310.000 euro ma anche la somma di un reddito pubblico e di quello prodotto al di fuori del pubblico impiego produce effetti aberranti ed irrazionali". Quindi, osserva, "altro che contributo di solidarietà , hanno prodotto una grave discriminazione ed un mostro giuridico che non potrà che essere sottoposto al vaglio della Corte costituzionale - conclude Gentile - per farne dichiarare l'incostituzionalità in nome di un principio di uguaglianza, così come farà la Cgil".
La sorpresa: sconto per i parlamentari
Nel maxi emendamento approvato dal Senato è spuntato a sorpresa lo sconto sui tagli alle indennità dei parlamentari-professionisti. Lo scrive oggi il Corriere della Sera ricordando che "nel decreto varato l'11 agosto si prevedeva che a senatori e deputati, qualora avessero proventi dalla loro attività professionale, fosse tagliata del 50% l'indennità . Ora la riduzione si limiterà al 20% per la parte eccedente i 90 mila euro e al 40% per la parte eccedente i 150 mila".
Anci, ricorreremo a Corte Costituzionale
"Visto che non siamo stati ascoltati e vista la lesa autonomia nei nostri confronti abbiamo deciso di presentare un ricorso alla Corte Costituzionale sugli articoli 4, quello relativo alle municipalizzate, e 16, ovvero quello sui piccoli Comuni". Lo afferma il vicepresidente dell'Anci, Graziano Delrio, al termine del direttivo dell'Associazione dei Comuni italiani sulla manovra. "Abbiamo preso queste decisioni - ha aggiunto Delrio - perché con il governo è mancata una concertazione seria, e soprattutto perché la manovra compromette i servizi in maniera irreversibile. Abbiamo bisogno di far capire che i Comuni sono a difesa dei diritti dei cittadini".
Il presidente del Consiglio dell'Anci, Gianni Alemanno, presente alla riunione, ha sottolineato che "i due articoli non modificano i vincoli di bilancio. La nostra volontà è di mantenere alta la protesta dei Comuni ma di non deve interrompere la possibilità di un rapporto con Parlamento e governo". Il 15 settembre Comuni, Regioni e Province hanno organizzato una protesta contro i tagli agli enti locali. In particolare i presidenti delle Province e i consiglieri provinciali protesteranno contro l'abolizione degli enti decisa nel ddl costituzionale varato dal governo.
Le Regioni invece riconsegneranno al governo i contratti di servizio sul trasporto pubblico locale su ferro e gomma. E se dal governo non arriveranno risposte alla mobilitazione del 15, ha annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, "se ne unirà un`altra la settimana successiva, con la quale tutti gli enti locali si impegneranno a rendere ancora più chiare le gravissime conseguenze della manovra su cittadini e imprese".
Da Rassegna.it
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