Manifestazione a Roma, lettera ai lavoratori vicentini della Fiom Cgil
Lunedi 23 Marzo 2015 alle 16:41 | 0 commenti
Pubblichiamo integralmente la lettera della segreteria della FIOM-CGIL di Vicenza che invita i lavoratori a partecipare alla manifestazione di Roma del 28 marzo prossimo
Carissimi, la FIOM ha voluto chiamare questa manifestazione «Unions!», usando una lingua che non è la nostra ma utilizzando una parola che richiama le origini del movimento operaio e sindacale. Quando, tanti anni fa, lavoratrici e lavoratori senza diritti scoprirono insieme che per migliorare la propria condizione era necessario coalizzarsi e battersi per conquistare libertà e diritti comuni.
Nei mesi scorsi, insieme, ci siamo battuti contro il Jobs Act del governo che non crea nuovo lavoro né affronta il dramma della precarietà e della disoccupazione giovanile. Insieme abbiamo proposto delle alternative e presentato proposte e nostre idee frutto del confronto con le lavoratrici e i lavoratori in tante assemblee e del dialogo con tante persone, gruppi, associazioni che hanno a cuore la dignità di ogni uomo e donna, la democrazia e il lavoro che sono il fondamento della nostra Costituzione. Il governo ha scelto di non ascoltare le voci di chi ogni giorno è impegnato nel lavoro e ha a cuore una società più giusta e solidale e ha messo in pratica le richieste di Confindustria, riducendo i diritti, e assumendo le ricette di chi pensa che licenziando si crei nuova occupazione. Svilendo perfino la democrazia con la riduzione del Parlamento ad un mero esecutore della volontà dell'esecutivo e di scelte definite nel chiuso di qualche palazzo.
La nostra lotta però non è finita con il varo del Jobs Act. Come promesso durante lo sciopero generale del 12 dicembre di Cgil e Uil, continueremo a spendere le nostre idee e le nostre energie per difendere il lavoro e i suoi diritti, cambiare il paese e renderlo più giusto.
Questo è un momento importante per il futuro di tutti noi:
Per migliorare le condizioni del lavoro; Per dare un’occupazione a chi non ce l’ha attraverso un piano di politica industriale e investimenti e con la riduzione dell'orario di lavoro; per rivendicare un sistema pensionistico più giusto con la riduzione dell’età pensionabile. per ridurre il precariato che toglie dignità a chi lavoro e pregiudica il futuro del Paese; per combattere l'evasione fiscale e la corruzione; per garantire il diritto alla salute e allo studio, per istituire forme di reddito minimo.
Oggi milioni di lavoratrici e lavoratori hanno visto cancellati i diritti frutto di lunghe battaglie; altri milioni di lavoratrici e lavoratori quei diritti non li hanno neppure mai avuti, dispersi nelle tante forme di lavoro saltuario e sottopagato. Per tutte e tutti il lavoro sta diventando più povero e precario. Oggi abbiamo bisogno di riprendere il filo dell'impegno comune, delle lotte contro le politiche dei governi che in Italia e in Europa hanno voluto far pagare al lavoro il costo di una crisi prodotta dalla finanza e dalle speculazioni. Per dare rappresentanza al lavoro. Per confrontarci con tutte quelle realtà , associazioni, gruppi e movimenti che quotidianamente nella società affrontano e contrastano il degrado civile prodotto dalla crisi economica e dalla sua gestione politica. Per affermare i principi della nostra Costituzione. Oggi abbiamo bisogno di costruire alleanze, di unire ciò che il governo e Confindustria vogliono separare, aggregando tutte le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare. Per crescere e cambiare c'è bisogno della partecipazione, dell'intelligenza e della passione di tutti; saranno queste la nostra comune forza. Vi aspettiamo a Roma il 28 marzo. E da lì continueremo insieme.
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