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Malumori di Veneto Banca sull'ispezione di Bankitalia: due pesi e due misure

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 2 Marzo 2013 alle 16:55 | 0 commenti

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Dopo l'affaire Monte dei Paschi di Siena e il tentativo di salvataggio in atto con i circa quattro miliardi dei Monti bond appena emessi per tappare i buchi rilevati nella sua gestione diretta e parallela (leggasi tangenti) dei derivati, la Banca d'Italia, che è chiamata in causa per controlli che alcuni esponenti di rilievo della finanza e della politica reputano inadeguati, sta "scandagliando" (ex post?) ben venti istituti bancari di primo livello, Unicredit esclusa, si dice, e dopo aver fatto le note verifiche nel giugno 2012 anche alla Banca Popolare di Vicenza (nella foto Vincenzo Consoli con Gianni Zonin, ndr).

È noto che alcune persone di spicco ai vertici di Veneto Banca, la popolare di Montebelluna, che contende il decimo posto a quella di Vicenza nella classifica nazionale e che ha una forte presenza anche nel Vicentino, vivono a  Vicenza e dintorni.

E ambienti a loro vicini fanno trapelare questa, maliziosa, domanda: «Siamo sicuri che gli ispettori di Bankitalia abbiano applicato nel giugno 2012 gli stessi criteri, molto penalizzanti, che seguono oggi nelle loro verifiche dopo lo "scandalo" Mps?».

Gli stessi ambienti fanno rilevare, poi, che Veneto Banca vanta una consistente raccolta diretta che la fa dipendere molto poco da approvvigionamenti di liquidità sui mercati finanziari e chiudono con un'osservazione anche sulla richiesta della bad company Ailtalia di poter recuperare 100 milioni da una revocatoria per quell'importo saldato all'Istituto presieduto da Vincenzo Consoli nel 2008 a ridosso del dissesto della compagnia aerea: «I legali della "vecchia" Alitalia, di fronte al rischio che questa subisse un procedimento per lite temeraria hanno fatto un passo indietro (L'Espresso del 14 febbraio, ndr) e hanno rinunciato a quell'importo, azzerando il relativo rischio di rimborso «non dovuto all'Alitalia».

Insomma, par di capire, in casa montebellunese ci si sta al confronto con la Popolare di Vicenza, ma solo se si potrà competere ad armi pari. 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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