Quotidiano |

Maltempo e danni all'agricoltura: bilancio in corso, ma saranno milioni

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 8 Febbraio 2014 alle 18:48 | 0 commenti

ArticleImage

Regione Veneto - Un bilancio definitivo dei danni che il maltempo degli scorsi giorni ha provocato all'agricoltura del Veneto è ancora prematuro, perché sono in corso verifiche e delimitazioni e bisognerà vedere cosa si troverà quando l'acqua se ne andrà dai campi. Ma si tratterà sicuramente di milioni, tra danni alle produzioni attive, perdite dirette di animali, strutture danneggiate e ammalorate, effetti negativi sulle colture legnose e su quelle ancora in stasi vegetativa.

Di sicuro, però, non ci si può trovare ogni volta a fare i conti a posteriori, ma occorre avviare ogni iniziativa capace di limitare e ristorare i danni in una situazione climatica dove gli eccessi sono non più un caso fortuito ma una costante.

E' sostanzialmente questo l'esito del vertice promosso stamani nella sede della Cantina di Villorba, in provincia di Treviso, dall'assessore all'agricoltura del Veneto Franco Manzato con le diverse componenti del mondo agricolo interessato alle vicende del maltempo: dalle organizzazioni professionali (presenti tra gli altri i presidenti di Coldiretti Veneto, Giorgio Piazza, e di CIA Veneto Flavio Furlani) alle cooperative, dai Consorzi di Difesa a Veneto Agricoltura, ai dirigenti regionali del settore primario e della veterinaria. Avepa sta analizzando e raccogliendo dati a livello locale per disegnare la mappa delle aziende agricole danneggiate per le quali si può ricorrere sia a norme regionali, intervenendo anche sul bilancio e sulla legge finanziaria in fase di discussione in consiglio, sia a quanto prevede il fondo di solidarietà in agricoltura. “che però è senza fondi – ha ricordato Manzato – nonostante avessimo chiesto lo scorso anno di rimpinguarlo con un miliardo”. Per la perdita di animali la procedura e ben definita ma anche qui le risorse sono carenti. Per quanto concerne le produzioni si tratta di distinguere tra quelle dichiarate assicurabili, e dunque si presume assicurate, e quelle non assicurabili. Le perdite produttive sono al momento limitate alla colture invernali, ma se dovesse capitare una gelata saranno guai seri per tutte quelle che, a causa della temperatura mite, hanno iniziato a risvegliarsi.

Per il futuro, però, occorrerà in ogni caso e in primo luogo ampliare l'accesso al sistema assicurativo, che non può essere considerato alla stregua di una scommessa ma è un vero e proprio investimento aziendale. Ampliando la base assicurata e trattando in maniera coordinata con le compagnie, oltrettutto, la spesa per i premi potrebbe essere più contenuta e le polizze più onnicomprensive. E poi, ma in realtà è un tema al primo posto, occorrerà operare per migliorare la rete di protezione e di scolo delle acque, per la quale oggi l'agricoltura è sostanzialmente l'unico settore che paga, anche se poi è anche quello che per primo viene sacrificato rispetto alle aree urbanizzate e a quelle che sono state oggi definite “le tante lotizzazioni sbagliate”. I bacini di laminazione salvano le città, ma la campagna si salva a partire dalle scoline pulite e da nuove canalizzazioni che portino via l’acqua dove è in eccesso.

“Chiediamo di poter ricorrere subito al piano irriguo nazionale, peraltro finanziato con fondi regionali – ha affermato Manzato – perché per noi irrigazione significa anche intervento sulla rete che porta, distribuisce e raccoglie l'acqua nel territorio”: migliaia di chilometri di canali dei quali oggi più che mai va curata la manutenzione, la ricalibrazione, il miglioramento, l'ampliamento. “Non dobbiamo dimenticare che la gran parte del territorio del Veneto, agricolo e non, è ad un livello inferiore a quello del corso di molti fiumi e che il 10 per cento è addirittura sotto il livello del mare. La storia del Veneto – ha concluso Manzato – è  storia del controllo e della regimazione delle acque, con il coinvolgimento diretto degli agricoltori e delle comunità”.

Leggi tutti gli articoli su: agricoltura, Regione Veneto, Pioggia

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network