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Maledizione Menti, passa il Bari ed il Vicenza è di nuovo in zona retrocessione

Di Filippo Zenna Lunedi 4 Marzo 2013 alle 20:56 | 0 commenti

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In casa è una maledizione. Perde di nuovo il Vicenza, trasformandosi al Menti. Ma la sconfitta stavolta è pesantissima: passa il Bari nello scontro diretto e la squadra di Dal Canto torna terzultima, vanificando gli sforzi profusi per la lunga rincorsa di febbraio. La gara vien decisa da un gol lampo di Caputo e da alcuni episodi non proprio favorevoli al Vicenza, ma nel complesso i pugliesi di Torrente meritano i tre punti per coralità ed autorevolezza di gioco.

Un passo indietro per i biancorossi: sul piano prestazionale (era già stato così a Grosseto) e soprattutto sul piano dei risultati.
LA PARTITA. Un po' di turnover per chiudere la settimana di fuoco: Dal Canto dà fiducia a Laczko a sinistra, sistema Castiglia in regia al fianco di Ciaramitaro e s'affida alla malizia di Martinelli per la sostituzione difficile di Milanovic. Il Vicenza, però, parte male, malissimo. Soffre subito la pressione del Bari, finisce immediatamente in inferiorità a centrocampo e si fa intimorire dalla botta di Ghezzal che dopo sessanta secondi sfiora la traversa. Va in tilt Ciaramitaro al 2': Caputo serve nel corridoio Iunco, ma Bremec è tempestivo in uscita. Non c'è traccia biancorossa in partenza ed il Bari è così arrembante da passare in vantaggio dopo appena cinque minuti: sblocca Caputo, che ribadisce in rete una corta e pasticciosa respinta di Camisa. Il Vicenza accusa il colpo, fa fatica enorme a riprendersi, soffre centralmente e va in apnea nel gioco stretto, rischiando un paio di volte di incassare in contropiede. La riscossa, almeno sul piano caratteriale, la danno Semioli, Ciaramitaro e Malonga. Al 23' Ciaramitaro arriva col sinistro (non il suo piede) sul cross di Bojinov e pur ciabattando la conclusione trova la base esterna del palo. Pochi minuti dopo, invece, serve nello spazio Castiglia, che stoppa di petto e s'avvita in rovesciata, chiamando Lamanna alla difficile deviazione in corner. Migliora, insomma, il Vicenza, s'arrocca il Bari, che è cattivo e molto falloso (5 ammoniti nel solo primo tempo) ed intanto Malonga, con fisico e tecnica, si porta spesso dietro due avversari e crea costanti condizioni di pericolo. Come al 40' quando si procura una punizione dal limite che Bojinov, però, spara sulla barriera. La ripresa s'apre con un'altra occasionissima per Ciaramitaro: il centrocampista va in tuffo su cross velenoso di Semioli, riesce pure ad anticipare il non perfetto Lamanna, ma la sfera si spegne sul fondo. Poi riprende quota il Bari di Torrente, aumentando di nuovo i giri a centrocampo ed intensificando la ricerca degli scambi stretti in attacco. Al 6' Castiglia sfiora il goffo autogol, al 12' serve spider-man Bremec per impedire il raddoppio a Caputo: super parata dello spagnolo su sinistro teso e diretto all'angolino dell'attaccante dei pugliesi. Dal Canto prova a scuotere il Vicenza coi cambi: dentro Giacomelli per Malonga e poco dopo Tiribocchi per Bellazzini con passaggio conseguente al 4-3-3. Ma i biancorossi non riescono ad affondare e rischiano anzi di capitolare al 29': palla in verticale per Caputo, Camisa lo spinge in area, l'arbitro lascia correre tra le proteste della panchina pugliese. Solo nel finale, facendo ressa, il Vicenza si fa pericoloso ed al 44' trova pure il pari con Bojinov, ma l'arbitro annulla per spintone evidente del bulgaro ai danni di Sciaudone. Proprio al fotofinish la più ghiotta occasione con mischia in area non risolta da Tiribocchi e sbrogliata provvidenzialmente da Ceppitelli.

Vicenza-Bari 0-1

VICENZA (4-4-2): Bremec; Brighenti, Camisa, Martinelli, Laczko; Semioli (35' st Padalino), Castiglia, Ciaramitaro, Bellazzini (27' st Tiribocchi); Malonga (20' st Giacomelli), Bojinov. A disposizione: Coser, Di Matteo, Milanovic, Cinelli. Allenatore: Dal Canto.
BARI (4-3-3): Lamanna; Sabelli (22' st De Falco), Ceppitelli, Dos Santos, Ristovski; Defendi, Polenta, Sciaudone; Ghezzal, Caputo, Iunco. A disposizione: Pena, Altobello, Aprile, Fedato, Galano, Tallo. Allenatore: Torrente.
ARBITRO: Mariani di Aprilia, assistenti Longo e Bianchi, quarto uomo Fabbri.
MARCATORI: 5' Caputo (B)
NOTE: spettatori 8000 circa. Espulso al 46' st Caputo per doppia ammonizione. Ammoniti: Caputo (B), Ristovski (B), Ghezzal (B), Ceppitelli (B), Dos Santos (B), Iunco (B), Ciaramitaro (V), Camisa (V) Angoli 4-2 per il Bari. Recupero: 0' pt, st 3'.
 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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