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Make up... non riforme, per Zaltron del PD

Di Citizen Writers Lunedi 17 Novembre 2014 alle 13:56 | 0 commenti

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Riceviamo da Lucio Zaltron del PD e pubblichiamo
Voglio esprimere tutta la mia stanchezza per la lettura quotidiana di analisi, studi e documentazioni  concernenti i processi  economici nazionali e globali connessi con i diritti e la democrazia. Sono altrettanto stanco di assistere, sempre quotidianamente, al drammatico arretramento dello stato sociale del nostro Paese.

Parole che si sommano ad altre parole in una logica simile all’incomprensibile burocrazia che non agisce a favore del Popolo ma da esso pretende un esagerato riconoscimento del proprio potere.

Ma è così difficile non condividere che al centro di una qualsiasi diagnosi  dello stato presente sono le diseguaglianze prodotte dal ciclo neoliberista che hanno sfruttato il lavoro e che sono la causa principale della crisi assieme alla finanziarizzazione dell’economia ?

La colpa della Politica, e a sua volta del Popolo, è di aver accettato per convenienza e opportunismi individuali la subordinazione all’economia finanziaria per oltre 20 anni .

Per uscire da questo circolo vizioso bisogna rimettere il lavoro al centro aumentando i suoi diritti e il suo potere sviluppando l’economia reale e riducendo le diseguaglianze del mercato tramite una reale redistribuzione della ricchezza. Tutto ciò anche per garantire una maggiore coesione sociale utile ad estendere i diritti individuali e a prevenire ancor più grigi scenari.

Ma è così difficile stabilire per legge che il lavoro precario deve costare di più del lavoro a tempo indeterminato ?

Ma è così difficile stabilire per legge una riduzione dell'orario di lavoro al fine di allargare la platea dei lavoratori e ridurre quindi il rischio che il lavoro diventi sempre più una discriminante sociale ?

Doveri e principi dimenticati  dalla sinistra che ha adottato atteggiamenti troppo simili alla destra . E ciò ha prodotto stanchezza nei confronti dei partiti tradizionali ed enfasi salvifica verso la società civile.

L’attuale allineamento con la destra, anche nella forma di una progressiva destrutturazione organizzativa della base a cui ha fatto seguito una spasmodica ricerca di leadership, deve quindi finire. Troppi sono i soggetti che scalpitano, parlando secondo le regole del marketing e dell’intrattenimento, ma che sanno esercitare solo  istantanee seduzioni.

Leggi tutti gli articoli su: Riforme, Lucio Zaltron

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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