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Mafie in Veneto, il procuratore nazionale antimafia Russo: ne vedremo delle belle!

Di Edoardo Andrein Lunedi 19 Gennaio 2015 alle 22:04 | 0 commenti

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"Le mafie qui non usano l’intimidazione come nel Sud, ma si infiltrano nel tessuto economico sfruttando la crisi di liquidità e gli imprenditori locali disonesti. Invitiamo i sindaci a mantenere alta l’attenzione. A maggior ragione adesso che proseguono le indagini di molti casi di corruzione e malaffare: nei prossimi diciotto mesi ne vedremo delle belle!". Giovanni Russo (foto), procuratore nazionale antimafia aggiunto, ha fornito in un incontro organizzato da Anciveneto un quadro della situazione mafiosa nel Veneto.

"Guai a sottovalutare il fenomeno mafioso nel Veneto. Perché, se questa Regione non è una tradizionale terra di mafia, resta comunque un territorio dove le mafie sono presenti e hanno parecchi interessi". 

Ecco il resoconto di Anciveneto sull'incontro: 

Roberto Zuliani della Direzione Investigativa Antimafia di Padova, ha lamentato le ancora poco numerose denunce e ha chiesto ai presenti la maggior collaborazione possibile. Il caso di Aspide a Padova, che ha fatto emergere una vera e propria rete di usura facente capo ai Casalesi, resta un monito importante. Peraltro il Veneto è la decima regione in Italia per numero di immobili e aziende confiscate: a oggi sono 88 in totale.

Dopo che il dirigente di Palazzo Balbi Tiziano Ghedina ha illustrato i contenuti della legge regionale 48/2012, il deputato Alessandro Naccarato ha parlato dei progressi fatti a livello di legislazione nazionale. Attenzione però a demandare solo alle norme e ad accusare di tutto alla mala politica: come ha ammonito Marco Marturano, esperto di comunicazione in scaletta con gli altri relatori, i cittadini devono reagire in prima persona abbandonando l’attitudine di dare sempre la colpa agli altri. In chiusura la testimonianza di Walter Mescalchin in passato sindaco di Camponogara (Ve), sulla Mafia del Brenta e sugli sforzi di istituzioni e comunità civile nel combatterla, e l’intervento di Claudio Piron del direttivo nazionale di Avviso Pubblico.

L’Associazione dei Comuni Veneti ricorda comunque che il progetto di formazione “Conoscere le mafie costruire la legalità”, portato avanti assieme a Regione e Avviso Pubblico, si concentra sulla diffusione di una cultura della legalità.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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