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Mafie, il confronto a Vicenza tra amministratori, associazioni e Forze ordine

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 15 Aprile 2015 alle 22:40 | 0 commenti

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Avviso Pubblico, uno dei promotori, resoconta il sesto seminario di formazione del progetto “Conoscere le mafie, costruire la legalità”

Si è svolto mercoledì 15 aprile, a Vicenza, presso la Sala del Consiglio Comunale, il sesto seminario di formazione del progetto “Conoscere le mafie, costruire la legalità”, promosso dalla Regione del Veneto, Anciveneto e Avviso Pubblico, in base alla legge 48/2012.

Al seminario hanno partecipato quaranta persone tra amministratori locali, funzionari, operatori, forze dell’ordine, rappresentanti di associazioni di categoria e di organizzazioni sociali.

Dopo i saluti istituzionali del consigliere comunale di Vicenza, Raffaele Colombara, e del Coordinatore provinciale di Avviso Pubblico e Vice Sindaco di Valdagno, Michele Vencato, è intervenuto Guido Pieri, Tenente Colonnello della Direzione investigativa antimafia, il quale ha sottolineato come la criminalità organizzata in Veneto si è ormai insediata, soprattutto in alcuni settori tra i quali gli appalti, le energie rinnovabili, le società di intermediazione finanziarie, la cantieristica navale, l’edilizia, il settore import-export, incentivata in modo particolare dalla sottovalutazione di questo fenomeno. “Per contrastare questo tipo di infiltrazioni dobbiamo cambiare atteggiamento – ha concluso Pieri – dobbiamo segnalare, parlare, seguire l’odore dei soldi, perché se continuiamo a sottovalutare il fenomeno non saremo mai attrezzati per contrastarlo realmente”.

A seguire Luigi Cuomo, Presidente di SOS Impresa, ha dichiarato: “C’è stata troppa distrazione in questi anni, una disattenzione generale. Noi dobbiamo capire che la lotta delle mafie non può essere delegata solo alla magistratura e alla polizia ma dev’esserci un’attività di massa. La società civile deve fare la sua parte perché stiamo subendo una penetrazione delle mafie di seconda generazione: ormai da qualche decennio le mafie non hanno più paura di entrare nell’economia legale”. “La legge regionale 48/2012 rappresenta un primo passo molto importante, un segnale di attenzione. La consapevolezza sta quindi crescendo ma adesso dobbiamo pensare a quali strumenti possiamo e dobbiamo utilizzare. La costituzione di un Osservatorio regionale previsto dalla stessa legge, per esempio, è fondamentale. Leggere i dati e portarli fuori dai contesti ristretti è un primo passo per avere le idee più chiare sulle tecniche di infiltrazione delle mafie; perché quando le mafie si radicano in un territorio a perderci siamo tutti perché si prendono uno spazio fisico e culturale che appartiene alla società. Bisogna quindi fare presto e attivare subito gli strumenti di prevenzione e contrasto che esistono già”.

A concludere l’incontro della mattina è stato Andrea Ferrarini, Consulente organizzativo in sistemi di gestione del rischio di reato, il quale ha affermato: “Di corruzione ne parliamo ormai tutti i giorni ma quello che ancora manca è la conoscenza approfondita del fenomeno. Se noi non impariamo a conoscere le mafie, a capire come controllano il territorio, come possiamo sconfiggerle? Bisogna studiare di più e questo lo dimostrano anche alcuni dati: c’è una prevenzione fatta più da segretari comunali, provinciali, regionali, piuttosto che da amministratori locali. Bisogna conoscere i processi maggiormente esposti al rischio di corruzione, capire quali possono essere le cause del verificarsi di possibili casi di corruzione, quali misure di prevenzione e quindi quali controlli bisognerebbe introdurre per ridurre il rischio e infine quale strategia può essere attuata per sensibilizzare la società e creare coscienza”.

L’incontro è stato moderato da Claudio Piron, membro del Comitato Direttivo di Avviso Pubblico.

Nel pomeriggio dalle 13,30 alle 15,00 si sono tenuti i seguenti laboratori:

Indicatori di presenza mafiosa su un territorio con Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico;

La libertà del sistema economico dai condizionamenti mafiosi con Luigi Cuomo, Presidente di SOS Impresa;

Attività a rischio di corruzione e standard etici con Andrea Ferrarini, Consulente organizzativo in sistemi di gestione del rischio di reato.

Il seminario si è chiuso con una seduta plenaria condotta dal Coordinatore nazionale Pierpaolo Romani. Spostamento di alcuni persone, a gruppi, in alcuni quartieri della città


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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