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Mafia a Vicenza

Di Paolo Mele senior Venerdi 6 Agosto 2010 alle 01:43 | 0 commenti

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La mafia a Vicenza, quella intesa in senso tradizionale, discendente di padrini e mamma santissimi con tanto di coppole e lupara, la puoi trovare, intanto, a S. Pio X, presso la Sezione Collaboranti della Casa Circondariale. Lì soggiornano, già da qualche tempo, in comode celle -"suite" pluriomicidi, taglieggiatori ed altri ominidi di presunto onore.

Sono lì perchè pentitisi per mero calcolo processuale, al fine di veder convertiti gli ergastoli cui erano predestinati ad una breve e benevola penitenza ecumenica. Una redenzione, peraltro, foriera pure di vantaggi economici, visto l'assegno di mantenimento che, come previsto dai programmi di protezione, codesti signori percepiscono mensilmente per se e le loro famiglie. Un vitalizio quasi di tipo parlamentare, che sta a sottolineare le frequenti similitudini che accomunano da tempo mafia e politica.
Ma Cosa Nostra a Vicenza, semmai esista ed operi fuori dalle mura del carcere, è un'altra cosa. L'associazionismo criminale berico non è dedito ai patti di sangue, ma tutt'al più a qualche brindisi con spritz Campari color sangue annacquato.

Eppure non illudetevi: nelle "Cupole del Palladio" il Male è presente anche se non si manifesta con uguale, plateale evidenza. Il malcostume e l'omertà sono diffusi anche qui da noi.
L'imprenditoria criminale prolifica e dove può sponsorizza riciclaggi bancari ed elettorali. Magnagatti e Gattopardi si spartiscono utili ed incarichi nei Consigli di Amministrazione delle stesse società per delinquere.

Basti pensare ai "matrimoni d'affari" celebrati tra Sud e Nord per lo smaltimento di rifiuti o l'evasione programmata di cartiere in costante contatto tra loro, da Canicattì a Creazzo. Senza dimenticare la crescente corruzione che sembra sempre più delineare, anche a livello locale una nuova, preoccupante forma di costume.
Insomma la mafia c'è, anche se sotto forma di una pianta dai fiori e dai frutti rigogliosi, ma ... velenosissimi.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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