Made In Vicenza la nuova edizione
Sabato 25 Settembre 2010 alle 00:38 | 0 commenti
Mille imprese, qualche sbrego: utile 69 milioni, ricavi 39 miliardi. Tra le 15 star in 4 fanno bis:Forgerossi, C.M.A., Metallurgica Siderforge e Omis. Aziende dell'Anno: Diesel, Asfo, Saint-Gobain Vetri, AFV, Vimar, Alfa Laval, Msc, Zambon, Fis, Forgital It., Alban Giacomo. "I numeri di Vicenza, più sofferenti dell'anno prima, qualche sbrego nel tessuto economico di una delle locomotive d'Italia non possono nasconderlo.
 Anche se, va sottolineato, nell'avvitamento della redditività vicentina già nel 2008 pesano in modo significativo le quattro situazioni societarie dove le perdite sono più alte: solo lì si accumula un rosso di - 757,9 milioni", osserva Mario Zambetti, direttore di made in Vicenza uscito con i dati delle 1.002 maggiori imprese vicentine, comprese in un range di fatturato che si colloca tra i 2.424,1 milioni di ricavi consolidati della cartaria Burgo Group di Altavilla Vicentina e i 7,9 milioni della società di impiantistica e sistemi telematici Consutel Group di Vicenza (più altre 4 società con fatturati inferiori fino ai 4,7 milioni della meccanica Nostrali Arnaldo di Montebello Vicentino).
Questi i fondamentali 2008 delle 1.002 imprese: utile + 69,3 milioni (erano + 899,9 milioni nel 2007 a parità di perimetro) e fatturato di 38.890,3 milioni con indice utile/ricavi di 0,04 (il confronto è con il 2,63 delle prime 1.002 imprese del 2007 tra le quali non rientravano due new entry del peso di Burgo Group e Valentino Fashion Group). Il risultato 2008 è compromesso dai conti non brillanti dei 4 big di cui si è detto in apertura: Valentino Fashion Group, Gruppo Stabila Laterizi, Socotherm e Burgo Group.
Con riferimento alle 500 società con fatturati di almeno 16,7 milioni si contano: 10.268,5 milioni di mezzi propri con indice di patrimonializzazione sul fatturato di 30,84 che si confronta con il 25,32 delle prime 500 imprese del 2007; 2.213,5 milioni di risultato operativo (ros 6,65); 864,7 milioni di ammortamenti (ben oltre i 725,9 milioni di partenza) e 877,0 milioni di cash flow (indice cash flow/fatturato ridimensionato a 2,63 rispetto a 5,35); 347,3 milioni di oneri finanziari (indice oneri/fatturato a 1,04 rispetto a 0,79); 520,1 milioni di imposte, 12,3 milioni di utile netto e 532,4 milioni di utile lordo con indice utile lordo/fatturato di 1,60 rispetto a 5,22. Il roe provinciale risulta appena superiore allo zero: 0,12.
Con questi numeri alle spalle tra le 1.922 le imprese del Veneto e del Friuli con fatturati di almeno 20 milioni, le 411 di Vicenza "over 20 milioni", prime come numero e seconde come giro d'affari, partivano da tre quarti posti, un quinto e un ottavo posto e si ritrovano dodici mesi dopo con il quarto posto bissato per robustezza patrimoniale (indice mezzi propri/fatturato 28,29), il quinto (uno in meno) per efficienza gestionale con l'indice cash flow/fatturato di 4,52, il sesto (due in meno) per redditività (indice utile/fatturato 1,84), il settimo (due in meno) per roe (indice 6,80) e l'ottavo come prima per solidità finanziaria con l'indice oneri/fatturato di 1,01.
15 Star
Si dimezzano (quasi) a 15 dalle 27 dell'anno scorso le Star vicentine al top dell'eccellenza, società , cioè, con tutti i titoli per entrare nell'élite delle imprese più performanti perché in grado di soddisfare contemporaneamente le tre condizioni che fanno una Star per made in: fatturato 2008 di almeno 20 milioni €, crescita annuale dei ricavi oltre la soglia del 20% e indice utile/fatturato superiore al 5%.
A guidare le Eccellenti con l'indice utile/fatturato migliore e a due cifre proprio delle Star con una marcia in più, è la metallurgica Forgerossi di Arsiero (laminati, flange, fucinati, anelli) che nel 2008 guadagna 18,6 € ogni 100,0 fatturati, oltre quattro e pieni più dell'anno prima. E la società di Arsiero è un concentrato di primati: è infatti una delle quattro Superstar a fare il bis 2007-2008 e soprattutto una delle due a figurare tra le società con prestazioni al top nientemeno che per il quarto anno consecutivo.
Come lei solo l'altro gioiello della metallurgia vicentina, la Metallurgica Siderforge di Cogollo del Cengio che nel 2008 guadagna 14,9 e ogni 100,0 fatturati, oltre cinque e pieni più dell'anno prima. La qualifica di Superstar calza a puntino anche per una terza metallurgica, la C.M.A. di Mussolente che guadagna 16,6 € ogni 100,0 fatturati, più del doppio di dodici mesi prima, e per la meccanica Omis di Sandrigo (che guadagna a sua volta 7,0 e ogni 100,0 fatturati, uno in meno dell'anno prima).
Come tre delle quattro Superstar viaggiano con indici utile/fatturato a doppia cifra altre quattro società , la metallurgica Thermorossi di Arsiero con un guadagno di 17,9 e ogni 100,0 fatturati che migliora nettamente il margine precedente di 6,9, la meccanica GBE di Orgiano con + 13,0 e ogni 100,0 fatturati (sopra i 9,5 di partenza), l'altra meccanica Mair Research di Schio con + 11,2 € ogni 100,0 fatturati (partiva da 6,8) e la chimica Fis di Montecchio Maggiore con + 11,0 € ogni 100,0 fatturati (partiva da 6,4).
L'indice utile/fatturato inizia la discesa con l'8,8 della Omis Commerciale di Sandrigo (, l'8,7 della meccanica Laverda di Breganze e l'8,3 del marchio della moda MSC Moda Sourcing Company di Gambellara per scivolare fino al rotondo 5,0 dell'alimentare Nova Foods di Castel Gomberto in altre quattro tappe in corrispondenza del 7,0 della meccanica Omis di Sandrigo, del 6,9 della meccanica Pietro Fiorentini di Arcugnano, il 6,0 dell'edile Incos Italia di Vicenza e il 5,7 dell'utility A.I.M.V.E. di Vicenza.
In fila dietro Burgo Group
Si volta pagina nel "made in Vicenza" che presenta marchi (e settori) nuovi in cima ad una graduatoria provinciale rinnovata che adesso schiera ai primi tre posti il carta/grafica/media, l'abbigliamento e solo terza la metallurgia.
Sottraendo spazio a tutti gli altri comparti il carta/grafica/media (20 imprese, in rosso per - 85,5 milioni) si porta in un colpo solo all'8,1%, merito dell'arrivo in provincia, ad Altavilla Vicentina, della Burgo Group (1ª, 2.424,1 milioni di fatturato consolidato, + 1,8%), venuta a rimpolpare il gruppetto di miliardarie vicentine.
Con la sua stazza superiore la Burgo Group è prima nel settore anche per robustezza patrimoniale, efficienza di gestione, addetti e precede, per dimensioni, la Alcan Packaging Italia di Lugo (6ª, 178,5 milioni, + 3,9%) dietro cui avanza a tutta birra la L.E.G.O. di Vicenza (37ª, 140,8 milioni, + 177,4%), l'impresa che cresce di più.
Si fa largo l'abbigliamento (89 imprese, 15,9% del fatturato) ma fasciato in un rosso di - 386,3 milioni.
A fare la differenza (con effetti anche sull'opaca performance 2008 di tutto il "made in Vicenza") è la Valentino Fashion Group di Valdagno (2ª, 2.206,9 milioni di fatturato consolidato, + 2,8%) messasi alla guida del settore con volumi miliardari (è prima anche per robustezza patrimoniale, addetti e ritorno delle vendite) che la tengono fuori portata dell'altra griffe della moda vicentina, la Diesel di Molvena (5ª, 506,5 milioni, + 2,2%), terzo gruppo miliardario provinciale con i 1,302 miliardi del consolidato della Only The Brave e Numero 1 dell'abbigliamento per redditività , efficienza gestionale e solidità finanziaria.
Scivola al terzo posto la Conceria Mastrotto di Arzignano (13ª, 253,5 milioni, - 11,9%).
Finisce al terzo posto assoluto la metallurgia (112 imprese, 10,5% del fatturato, utile in continuità con l'anno prima anche se in calo a + 196,8 milioni) guidata sempre dalla AFV Acciaierie Beltrame di Vicenza (3ª, 1.103,0 milioni, + 16,2%), leader anche per redditività , efficienza gestionale, robustezza patrimoniale e addetti.
I cavalli di razza del comparto, dietro la big miliardaria, sono sempre la Forgital Italy di Seghe di Vento (15ª, 244,4 milioni, + 14,1%), la Asfo di Chiuppano (33ª, 146,5 milioni, + 10,1%, prima per ritorno delle vendite).
Passa al quarto posto il commercio (237 imprese, 21,0% del fatturato, risultato in calo a + 71,8 milioni) guidato sempre dalla Unicomm di Malo (4ª, 818,3 milioni, + 7,8%, prima anche per robustezza patrimoniale, efficienza gestionale e addetti) insieme alla Cedi Sisa Centro Nord di Grisignano di Zocco (7ª, 406,9 milioni, - 10,3%).
Sale sul podio commerciale la Prix Quality di Grisignano di Zocco (14ª, 251,2 milioni, + 4,7%) mentre per risultati mette tutti in riga la Fiamm Sealed Power di Montecchio Maggiore (369ª, 22,4 milioni, - 8,9%).
Nel cemento/materiali (22 imprese, 2,7% del fatturato, drastica virata verso il rosso con - 56,8 milioni di perdite) l'oro 2008 resta alla Saint-Gobain Vetri di Lonigo (6ª, 506,1 milioni, + 8,1%), l'argento alla Bisazza di Montecchio Maggiore (75ª, 94,3 milioni, - 11,4%) e il bronzo alla Sadi di Pianezze (100ª, 73,4 milioni, + 0,7%) con la società di Lonigo leader a tutto tondo visto che sono suoi tutti i primati settoriali meno quelli per crescita annuale e per solidità finanziaria.
Idem nell'edilizia (38 imprese, 2,9% del fatturato, utile arrotondato a + 10,0 milioni) l'oro è sempre della Gemmo di Arcugnano (20ª, 205,2 milioni, + 27,3%), l'argento della Impresa Giovanni Maltauro di Vicenza (23ª, 188,2 milioni, + 29,9%, oro per robustezza patrimoniale, efficienza gestionale e addetti) e il bronzo della Ferro Berica di Vicenza (32ª, 151,7 milioni, + 23,9%).
Nella plastica/gomma (38 imprese, 3,7% del fatturato, utile in calo a + 40,7 milioni) guida sempre la graduatoria La Triveneta Cavi di Brendola (8ª, 398,9 milioni, - 7,2%) ma la Numero 1 per prestazioni si conferma la Vimar di Marostica (25ª, 178,7 milioni, - 1,5%) con la sua sfilza di primati per redditività , efficienza gestionale, robustezza patrimoniale, ritorno delle vendite e addetti.
Entra nel club delle centimilionarie la Crocco di Cornedo (61ª, 104,2 milioni, + 7,3%).
Sempre buoni ma in netta flessione a + 169,2 milioni gli utili della meccanica (244 imprese, 19,1%) dove in testa c'è adesso la Fab di Montecchio Maggiore (9ª, 317,3 milioni, + 2,2%, prima anche per addetti) davanti alla Alfa Laval di Alonte (10ª, 283,6 milioni, + 5,2%, prima per redditività ed efficienza di gestione) che scavalca la Baxi di Bassano del Grappa (11ª, 27,3 milioni, - 1,0%).
L'area vicentina, con le sue specializzazioni in diverse filiere del food "made in Italy", vanta un alimentare dal peso stabile e non marginale nell'economia locale (49 imprese, 4,8% del fatturato, utile più che dimezzato a + 7,7 milioni).
Si consolida, a capotavola, la coppia formata dalla Cereal Docks di Camisano Vicentino (12ª, 265,1 milioni, + 63,1%, leader anche per redditività , efficienza gestionale e crescita annuale) e dalla Serenissima Ristorazione di Vicenza (31ª, 156,8 milioni, + 7,1%, leader per addetti). Terza è la Zarpellon di Romano d'Ezzelino (45ª, 119,0 milioni, + 15,2%).
Sulla passerella del tessile (22 imprese, 2,1% del fatturato, utile in netto calo a + 2,2 milioni) sfila sempre davanti a tutte la Marzotto Group di Valdagno (19ª, 217,7 milioni, - 7,2%, prima anche per mezzi propri e addetti) seguita dalla Clerprem di Carrè (97ª, 75,5 milioni, + 27,3%, prima per efficienza di gestione) e dalla Diesel Rags di Molvena (127ª, 62,2 milioni, + 1,5%).
Non tira la cinghia la chimica (38 imprese, 3,1% del fatturato) che ritocca all'insù l'utile portandolo a + 57,6 milioni.
Si consolida al vertice la Fis di Montecchio Maggiore (29ª, 167,2 milioni, + 26,6%) leader a tutto tondo con anche i primati per redditività , efficienza gestionale, robustezza patrimoniale e addetti. Seconda si conferma la Zambon Italia di Vicenza (49ª, 115,2 milioni, - 0,2%, prima per ritorno delle vendite). Terza è la Sirmax di Isola Vicentina (56ª, 108,0 milioni, + 2,2%).
Il varie (69 imprese, 4,7% del fatturato, risultato più che quadruplicato a + 20,0 milioni tondi) è sempre guidato dalla T-Systems Italia di Vicenza (30ª, 157,5 milioni, - 4,4%, prima anche per addetti) mentre sugli altri due gradini del podio salgono ora la Etra di Bassano del Grappa (42ª, 126,2 milioni, + 20,5%, prima per efficienza gestionale) e la sua pimpante concittadina Electrade (47ª, 116,4 milioni, + 393,2%), l'azienda che cresce di più nel comparto. La Diesel Props di Molvena (68ª, 99,4 milioni, - 18,5%) è prima per redditività .
Infine nel legno/mobile/arredo (23 imprese, 1,5% del fatturato, risultato un po' in calo a + 16,7 milioni) in cima troviamo sempre la Corà Domenico&Figli di Altavilla Vicentina (46ª, 118,9 milioni, - 19,0%, senza rivali anche per robustezza patrimoniale) e la Estel Office di Thiene (67ª, 99,6 milioni, + 5,7%, prima per addetti). Per un soffio la Sitland di Nanto (199ª, 39,8 milioni, + 1,4%) conserva il terzo posto ma la esuberante Cattelan Italia di Carrè (207ª, 39,4 milioni, + 3,1%) è lì con la sua scala reale di primati settoriali per redditività , efficienza di gestione, ritorno delle vendite, solidità finanziaria e roe.
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