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Made in Italy: Dal Lago (LN), fare chiarezza su finanziamenti Simest a gruppo Parmacotto

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 27 Ottobre 2011 alle 16:45 | 0 commenti

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On. Manuela Dal Lago, Lega Nord  -  La presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Manuela Dal Lago, insieme ad altri colleghi deputati leghisti, ha presentato una interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Romani per sapere "se non ritenga opportuno valutare con urgenza l'adozione di misure volte a valorizzare il "made in italy", facilitando le esportazioni di prodotti realizzati in Italia con materie prime ed occupazione locale, anziché investire risorse pubbliche in iniziative imprenditoriali che, privilegiando la delocalizzazione invece che l'internazionalizzazione che tutelerebbe maggiormente i nostri lavoratori, fanno concorrenza sleale ai produttori nazionali consentendo di produrre all'estero alcuni prodotti tipici che di italiano hanno soltanto il nome".

La SIMEST, Società Italiana per le Imprese all'Estero, finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all'estero controllata per il 76% dal governo Italiano - si legge nella premessa dell'interrogazione - ha recentemente stipulato con il gruppo Parmacotto un accordo che prevede un investimento di 11 milioni di euro nel capitale sociale dell'azienda parmigiana, finalizzato ad una sua ulteriore espansione negli USA, Francia e Germania dove punta a consolidare la propria presenza. L'azienda in questione - scrive la presidente Dal Lago - con il supporto di SIMEST ha già avviato negli Stati Uniti un progetto che ha portato all'apertura di un punto vendita monomarca a New York, e la collaborazione tra le due società prevede anche la realizzazione di uno stabilimento dedicato alla produzione di ‘preaffettati' direttamente negli Usa.

La deputata leghista sottolinea che "nei suddetti punti vendita aperti oltreoceano, dedicati alla salumeria tradizionale italiana, segmento di eccellenza del ‘made in Italy' e sinonimo di qualità e genuinità, si vendono alimenti realizzati con materie prime non italiane e confezionati sul posto con etichette e marchi che evocano prodotti tipici della gastronomia italiana e delle specialità regionali per realizzare i quali occorrono invece materie prime selezionate e lavorate secondo rigidi disciplinari di produzione; tra i prodotti commercializzati figurano ‘bresaola uruguaiana' e culatelli che evocano marchi di prestigio italiani, ma realizzati con carni provenienti da Francia e Germania e lavorate nel New Jersey".

Alla luce di questi fatti, Dal Lago ha inoltre chiesto a Romani "di quali ulteriori elementi disponga il ministro, con particolare riferimento agli investimenti operati dalla SIMEST e soprattutto ai criteri con i quali vengono scelti i progetti da finanziare, posto che una società partecipata dal Ministero dello Sviluppo Economico, non può procedere ‘ad libitum' all'individuazione delle iniziative imprenditoriali da sostenere".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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