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Made in italy, Coppola e Manzato: promuoverlo e proteggerlo

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 19 Aprile 2011 alle 16:44 | 0 commenti

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Isi Coppola, Franco Manzato, Regione Veneto  -  "Il Governo deve farsi promotore e garante delle esigenze del ‘Made in Italy' supportandone la promozione e la protezione legale". E' la richiesta degli assessori del veneto allo sviluppo economico Isi Coppola e alla tutela del consumatore Franco Manzato, alla luce del dibattito emerso in occasione del forum sul ‘Made in' tenutosi alla Camera di Commercio di Vicenza.

"La tutela del marchio italiano, e con esso dell'Italian Style, è un'esigenza dalla quale non si può prescindere", ribadisce Isi Coppola che si fa portatrice degli interessi dei produttori nazionali. "Devono essere stanziate misure ad hoc per tutelare il ‘Made in Italy' - le fa eco Manzato - che in caso contrario rischierà di rimanere una non garanzia fasulla, un marchio facilmente imitabile perché non protetto e relegato alla semplice compagine europea".
Per i due assessori regionali è insomma necessario dare la possibilità alle nostre imprese di poter difendere i prodotti da loro immessi nel mercato, tramite procedimenti legali mirati e leggi che condannino pesantemente l'imitazione del brand. "Roma conduca questa importante partita - afferma Manzato - in qualità di garante di un sistema di certificazione nazionale del quale il Made in Italy è espressione e che, per funzionare, deve essere non solo conosciuto ma soprattutto difeso a livello internazionale".
La spesa prospettata e proposta da Coppola e Manzato si aggira sui 250 milioni di euro annui per almeno un quinquennio, suddivisi tra promozione e difesa legale. "Per portare in alto il marchio tricolore sono necessari investimenti consistenti e duraturi - sostiene Isi Coppola - che però funzioneranno da moltiplicatori di reddito, dato che serviranno a produrre nuove risorse investibili dalle imprese". Si tratta di imprenditori veneti e italiani nei vari settori che adeguano le loro scelte di produzione ai criteri di qualità e tracciabilità, operatori che portano l'Italia a livelli di eccellenza e che, per questi motivi, vanno tutelati con un'azione governativa forte, che agevoli la promozione del ‘Made in Italy' sul terreno internazionale e che garantisca la sua difesa dinanzi a possibili abusi. Il marchio rappresenta un'ottima immagine che l'impresa ha a disposizione per competere nei mercati internazionali, ma lo Stato deve porsi alla testa di questo processo di valore e di garanzia. A situazioni di crisi straordinarie devono corrispondere misure e provvedimenti ad hoc.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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