M5S, niente Senato per Celotto che però continua «la battaglia»
Martedi 26 Febbraio 2013 alle 14:21 | 1 commenti
«Complessivamente le elezioni sono andate benissimo, ma qui nel Veneto non mi sarei aspettato una resistenza così tenace del voto a Silvio Berlusconi e al Pdl. Questo significa che noi del Movimento a Cinque stelle dovremo restare sempre vigili, sia a Roma sia sul territorio perché le insidie oggi come oggi si moltiplicheranno».
A parlare stamattina presto è Francesco Celotto (nella foto in primo piano), candidato di spicco del M5S al Senato che non volerà a Roma perché se è vero che i grillini sono "il primo partito" nel Veneto la coalizione di centrodestra risulta ancora la più votata ed ha quindi beneficiato del premio di maggioranza previsto al Senato.
Celotto è uno di quelli che durante la campagna elettorale si è mosso in lungo e in largo per il Veneto. Nella sua Bassano del Grappa «il M5S è il primo movimento col 23,5 dei voti con un Pd staccato al 21%, un Pdl sceso al 19% e una Lega caduta al 9%». Nonostante questo il centrodestra «sempre nel Bassanese conta su un 31%» che gli ha regalato il premio di maggioranza al Senato in ossequio ad una legge elettorale «assai poco rispettosa dell'orientamento del cittadino».
Ma che cosa succederà da domani? «Per un po' di giorni - spiega il candidato senatore - sento il bisogno di staccare la spina. Ho una figlia nata pochi mesi fa, in campagna elettorale noi del M5S abbiamo dovuto sudare le proverbiali sette camicie. Ad ogni modo le questioni rimangono sul tappeto. A cominciare dalla partita sulle infrastrutture che nel Veneto si annuncia rilevantissima e che fino ad oggi è stata marchiata a fuoco dall'inciucio Pd, Pdl, Lega. La battaglia continua».
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