M5S: le risposte di Aim non bastano. Partecipazione è la nostra parola d'ordine
Mercoledi 15 Maggio 2013 alle 01:14 | 0 commenti
“Ad Aim chiederemo qualche puntualizzazione in più e porremo altre domandeâ€. Lo hanno dichiarato questa sera la candidata sindaco del M5S Liliana Zaltron e Marco Bezze, in occasione dell’incontro con la cittadinanza nell’ex circoscrizione 2. Bezze, dopo una prima lettura delle risposte date da Aim alle 16 domande poste dal M5S sulla gestione dell’azienda, solleva innanzitutto due obiezioni.Â
La prima riguarda la mancata illustrazione di nominativi e importi dei consulenti di cui l’azienda ha usufruito per motivi, a detta di Aim, di privacy. “Ma quale privacy?†si chiede Bezze. Rimangono poi i dubbi del M5S sul contratto derivato che l'azienda avrebbe in essere. Al di là della questione Aim, su cui il pubblico peraltro ha posto varie domande, l’incontro in Riviera Berica è stata l’occasione per illustrare il programma del M5S. Programma elaborato a partire dal 2005 e che sarà continuamente modificato a seconda delle esigenze espresse dai cittadini. La partecipazione è quindi la cifra distintiva del M5S che, una volta giunto a Palazzo Trissino, promette di mettere in atto misure quali il bilancio partecipativo e l’urbanistica decisa insieme ai cittadini. Oltre alla riduzione degli sprechi, a partire dallo staff del sindaco e dalle consulenze esterne, Liliana Zaltron lancia il progetto del “webpoliceâ€. Un portale internet dove i cittadini potranno segnalare all’amministrazione le situazioni di degrado o insicurezza in tempo reale. La candidata al Consiglio comunale Alessandra De Pretto, residente della zona, mette in campo la sua esperienza da avvocato per illustrare la proposta dei comitati di quartiere, che avranno carattere “consultivo e propulsivo, semplicemente nel rispetto del principio di sussidiarietà come indicato dalla stessa Costituzione.†Mentre spetta a Daniele Ferrarin, altro candidato, il compito di descrivere le misure che verranno adottate per rendere più vivibili i quartieri della città , come la creazione di luoghi di ritrovo per gli adolescenti, la messa in sicurezza  degli edifici scolastici, la realizzazione di orti sinergici e l’utilizzo di una “family card†(una soglia di spesa, derivante da un fondo di solidarietà , per le famiglie in difficoltà ) da utilizzare nei negozi locali.Â
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