Luminarie, la Lega teme un danno erariale
Mercoledi 12 Dicembre 2012 alle 17:17 | 3 commenti
Luminarie di Natale? Il servizio offerto al capoluogo berico con la mediazione di Vicenzaé è decisamente sottodimensionato rispetto a quanto pattuito dall'amministrazione sia in termini di qualità che di sicurezza. Così almeno la pensa il consigliere comunale del Carroccio Paola Sabrina Bastianello che stamani nella sede cittadina del partito in zona San Rocco ha incontrato il coordinatore locale Carlo Rigon per fare il punto della situazione.
E la Bastianello è un fiume in piena. Punta il dito contro la giunta di centrosinistra e conti alla mano spiega che la ditta interpellata «L'iride srl» di Torrebelvicino nell'alto Vicentino avrebbe fornito solo 8.000 metri lineari di luci (metro più metro meno) rispetto ai «13.500 pattuiti». Più nel dettaglio nelle carte lette dalla consigliera si legge che solo in piazza dei Signori la ditta avrebbe dovuto provvedere a fornire 5.000 metri di luminarie, ma a detta della leghista «le nostre misurazioni rivelano una cifra nettamente inferiore e per di più, difformemente da quanto pattuito, non sono state fornite luminarie a led ma ti tipo più vecchio».
L'esponente del Carroccio poi parla dei ritardi rispetto al crono-programma descritto nella documentazione depositata in comune e accusa poi la mancanza, al momento della realizzazione dei lavori, «di un elettricista» con mansioni specifiche. «Questo almeno si desume dalle visure camerali» effettuate dopo l'ingaggio ottenuto dal comune. «Salvo accorgermi - puntualizza Bastianello - che in queste ore, ovvero ex post, il profilo camerale della srl risulta in via di aggiornamento».
Al contempo Rigon allarga lo spettro della discussione e attacca: «L'amministarzione ha il dovere di dirci come sono stati spesi i nostri soldi e se queste luminarie sono state installate a regola d'arte. E vogliamo capire se non ci siano rischi di danno erariale. Sappiamo che l'amministarzione comunale ha delegato il Consorzio di promozione turistica Vicenzaé, ma comunque palazzo Trissino ha l'obbligo di verificare se i quattrini del contribuente, 65.000 euro l'importo scritto in delibera, corrispondano a quanto pattuito e richiesto. Sono tutti bravi - ironizza Rigon - a vincere l'appalto per un palazzo di quattro piani grazie ad un maxi ribasso d'asta e poi realizzarne uno solo».
Dal canto suo però la Bastianello punta l'indice contro l'assessore al turismo Massimo Pecori (Udc): «Per vederci chiaro a lui avevo chiesto tutta la corrispondenza evasa tra amministrazione e Vicenzaé. Ma quel carteggio non mi è stato mai consegnato. È gravissimo». Ad ogni modo la questione aveva già creato un certo malumore a palazzo Trissino quando il Carroccio, era il 23 novembre, aveva sollevato la questione con una interrogazione depositata il giorno stesso (in foto da sinistra a destra, Rigon e Bastianello).
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