Lucciole per Lanterne, la lettera a Babbo Natale di Liliana Zaltron
Lunedi 16 Dicembre 2013 alle 12:04 | 0 commenti
Liliana Zaltron, consigliere comunale M5S - Non è affatto facile per noi cittadini che crediamo nei principi del Movimento 5 Stelle essere in minoranza in Comune a Vicenza, perché ci troviamo costretti nostro malgrado a poter solamente assistere alle decisioni che non condivide l’uomo della strada, il vicino di casa, quello che non arriva alla seconda settimana del mese.
Ci tocca vedere senza poter far altro che esprimere dissenso all’esborso di denaro pubblico per colorare di rosso le atmosfere natalizie. Noi vorremmo poter accedere ad un elenco di priorità , chiamiamole così, ovvero un indice di urgenze sociali che come tali si adattano in base ad una scala valori esistenziali, ancor prima che meramente politici. Questo fatto ci rende diversi dai pochi e vicini ai molti.
Mi rendo conto, come portavoce dei cittadini di Vicenza, che il Natale è un’occasione per tentare di essere sereni e creare una atmosfera di concordia, ma so anche che a molti suscita rabbia e dissenso vedere 85.000 euro + Iva appesi a dei lampioni per fare “arrossire una città â€! Di vergogna?
So di famiglie che non stentano nemmeno più datosi che stentare era ancora un privilegio. Sono consapevole perché le conosco, so di situazioni di grande disagio nell'assistenza sanitaria, domiciliare, scolastica, di sacche di povertà autentica.
Questi sono tempi dove ogni soldo pubblico speso in una direzione criticabile suscita reazioni avverse! Tautologico me ne rendo conto, ma per non suscitare critiche bisogna invertire la rotta autenticamente. Forse bisognerebbe rinunciare all'estetica cittadina e spendere i nostri soldi per le persone, per sanare situazioni di gravissimo disagio. Possiamo o posso farvi elenchi dove pochi euro farebbero davvero la felicità di molti.Â
Il Natale, che sia cristiano o laico, o che ospiti durante le celebrazioni genti di altri paesi, come accade anche a Vicenza, spererei fosse l'occasione per chiudere i bilanci politico economici dell'anno ancora per poco in corso, con gesti non tanto di solidarietà (che non guasterebbe) ma di economia politica rivolta alla risalita delle sorti di più persone possibile.
Un solo esempio: 100.000 euro messi a disposizione del microcredito, a donne e uomini che vogliono ripartire in un paese che è fermo, immobile, impantanato e che sta affondando.
100.000 euro per opporsi a tutti i comandanti Schettino che governano il paese e per dare scialuppe a chi sta per annegare. Non sarebbe un Natale più degno?
 Dunque alla nostra scala valori potete dare il colore che vi pare, ma è altro e di questo siamo certi.
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