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Luca Fantò confermato segretario provinciale del PSI di Vicenza. Approvato documento congressuale regionale PSI Veneto

Di Emma Reda Domenica 26 Giugno 2016 alle 12:51 | 0 commenti

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Luca Fantò, Segretario provinciale PSI Vicenza, ci informa che si è celebrato ieri a Vicenza, presso l'Hotel Palladio, il Congresso provinciale del PSI vicentino,  a cui hanno portato il loro saluto la Segretaria provinciale del PD, Cecconato; la Coordinatrice nazionale del MIDA precari, Sigillò; il Coordinatore provinciale dell'ANPI, Poletto; il Segretario cittadino del PD, Peroni; il membro del Consiglio degli stranieri Aziz Banse. Al termine del saluto degli ospiti, sono state avviate le procedure congressuali. Il Segretario uscente ha presentato ai compagni il documento congressuale (allegato) ed ha aperto il dibattito. Dibattito che è stato serrato, corretto, esaustivo. Tra i molti interventi, quelli dei Consiglieri comunali Preto e Tosetto, dei rappresentanti della UIL Pigato e della CGIL Martello. Il documento congressuale, che sosterrà la candidatura alla Segreteria nel Congresso regionale che si terrà sabato 2 luglio a Montegrotto Terme, è stato approvato all'unanimità. All'unanimità sono stati votati il nuovo Direttivo provinciale e confermato il Segretario provinciale.

Documento Congressuale regionale PSI Veneto

Cari compagni, care compagne, in Veneto il PSI ed il centrosinistra hanno avuto alle regionali una battuta d'arresto rispetto ai successi delle europee. A livello nazionale le critiche fatte al nostro partito sono state ascoltate ma non hanno intaccato certamente la determinazione nel portare avanti gli ideali di giustizia sociale e solidarietà che ci appartengono.
Il compito che ci attende in futuro può essere quello della testimonianza oppure quello del rilancio. Spetta solo a noi scegliere, ben consapevoli di poter contare esclusivamente sulle nostre forze.
La prospettiva di un soggetto unitario della sinistra appare per ora arenato sugli scogli delle amministrative, la possibilità di un'evoluzione del PD in PDN sembra fortunatamente tramontata.
Il PSI del Veneto può contare, lo ha dimostrato nelle pur sfortunate elezioni europee e regionali, su oltre 4000 voti. Elezioni a cui ogni provincia ha saputo dare il suo contributo. Si tratta di un patrimonio che dobbiamo dimostrare di saper gestire unitariamente e quindi di saper, unitariamente, incrementare.
A livello provinciale ogni Federazione deve poter godere di assoluta autonomia relativamente ai temi locali ma al tempo stesso deve poter partecipare alle scelte regionali dando il proprio contributo politico e di consenso. Dobbiamo acquisire la consapevolezza del fatto che nessun iscritto al PSI, solo o in compagnia degli iscritti del suo territorio, potrà mai essere reale interlocutore delle altre forze politiche. Altre forze politiche che ci ignorano o, com'è accaduto alle scorse elezioni regionali, puntano a usare i nostri consensi senza poi rendere il giusto merito.
Non dobbiamo quindi cedere alle lusinghe di chi ci blandisce a livello locale ma in realtà cerca di tenerci divisi non riconoscendo di fatto l'esistenza di un PSI veneto. Noi non cadremo nella trappola di chi soffre la nostra esistenza in quanto testimonianza dei suoi errori o di chi vuole appropriarsi della nostra tradizione, dopo aver fatto parte della schiera di chi ci chiamava "socialtraditori" o addirittura "socialfascisti".


Il referendum costituzionale
Pertini ha detto "dietro ogni articolo della nostra Costituzione c'è il sacrificio di centinaia di giovani italiani". Partendo da questo assunto il PSI deve farsi soggetto in grado di informare sui reali contenuti del referendum sulle riforme costituzionali, senza cadere nella trappola plebiscitaria e senza prendere posizioni dettate dalla convenienza politica. Non possiamo lasciare al solo PD su un tema così delicato per la società e la democrazia italiana e che riguarda i cittadini tutti.
Naturalmente non possiamo ignorare che il CN ha votato la costituzione di comitati per il Sì al referendum ma, anche in considerazione di ciò, il partito veneto deve organizzare incontri per illustrare i contenuti della riforma, del referendum che ne è conseguito e delle ragioni che hanno indotto il C.N. ad assumere tale scelta.

Il PSI veneto non ha intenzione di cedere sovranità
La dignità della nostra tradizione e l'assenza di partiti che possano rappresentarla ci impedisce di pensare ad una cessione di autonomia politica a vantaggio di altre formazioni politiche.

Italicum
Si tratta di una riforma elettorale irricevibile poiché, negando il premio alla coalizione,limita la rappresentanza di quelle forze politiche che, pur raccogliendo il consenso di centinaia di migliaia di elettori vengono tenute fuori dal Parlamento. Tutto ciò per permettere, attraverso un ingiustificabile bonus alla maggioranza relativa, di lasciar governare il Paese ad una ridotta minoranza.

Necessità di rilanciare il PSI
La stanchezza della militanza e le divisioni interne indeboliscono un partito che deve trovare il modo di coinvolgere maggiormente la cittadinanza o morire. La morte del PSI in Italia, sarebbe la morte dell'unico soggetto in grado di rappresentare la tradizione socialista.
Dobbiamo pensare al come rilanciare e rendere più moderna l'organizzazione nel Veneto. Il rilancio del PSI veneto non può essere conseguenza di un semplicistico ricambio generazionale bensì di un percorso che veda le generazioni affiancarsi.
Per crescere dobbiamo aprirci alle associazioni e ai circoli che condividono le nostre idee, per arricchirci e contaminare anche con le nostre idee persone che ci guardano con sospetto. In questo senso è necessario intervenire i sede di stesura dello statuto regionale.

Percorsi politici unitari
Per poter far vivere e crescere il PSI nel Veneto è necessario tornare ad incidere sui territori e, allo stato dell'arte, ciò non può che essere dando la disponibilità a collaborare con altre forze politiche. Collaborare ovviamente con il PD ma sapendo che il rapporto con questo partito non può essere esclusivo.

Ambiti di proposta
Radicati nella consapevolezza che essere socialisti vuol dire stare dalla parte della popolazione che vive in una condizione di ingiustizia sociale, traendo forza dal concetto e dalla tradizione del Socialismo municipale teorizzato dai compagni Montemartini e Matteotti, il rinnovamento e rilancio del partito non possono avvenire se non attraverso proposte politiche da condividere con i cittadini e relative ai seguenti argomenti, titoli a cui tutti insieme dovremo dare sostanza:
Infrastrutture di accesso (porti ed aeroporti) e le comunicazioni regionali;
Agricoltura e zootecnia;
Cultura e turismo;
Impresa e occupazione;
Sanità: universalità dei diritti.
Scuola: sostenere il successo educativo e sociale; riduzione delle differenze di opportunità tra cittadini.
Ambiente e lavoro: lavoro è un diritto ma non lo è ilprofitto; la salute dei cittadini e quindi la cura dell'ambiente non possono venire dopo le opportunità di profitto delle imprese.
Immigrazione e accoglienza: su questo argomento il PSI nazionale ha già dato una linea di intervento condivisibile: la nostra società deve essere aperta, accogliente ma non può prescindere dal rispetto delle regole e dei valori culturali.

Luca Fantò

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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