Quotidiano | Categorie: Sanità

Lotta al cancro, è nata la rete oncologica veneta: 212 mila i malati di tumore

Di Emma Grande Lunedi 6 Ottobre 2014 alle 17:38 | 0 commenti

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Ogni anno in Veneto vengono colpiti da tumore più di 31 mila persone e si verificano circa 14 mila decessi a causa di questa malattia. In totale in Veneto i pazienti attuali malati di tumore che sono in terapia o in fase di follow up sono oltre 212 mila secondo i dati della Regione Veneto. Ora è nata la Rete Oncologica Veneta (ROV). Di seguito i dettagli su questa nuova organizzazione.

La Rete Oncologica Veneta è stata presentata oggi nella sede dello IOV all’Ospedale Busonera di Padova, alla presenza del Presidente della Regione Luca Zaia, del Direttore Generale della Sanità Regionale Domenico Mantoan, del Coordinatore della Rete Oncologica professor Franco Conte e degli oltre 100 professionisti di Ullss, Aziende Ospedaliere, Università e Iov che già stanno lavorando al progetto.

“In questo modo – ha sottolineato Zaia – garantiamo l’eccellenza delle cure e le stesse possibilità d’accesso ad ogni cittadino veneto che ne abbia bisogno. Offriamo le migliori professionalità, un grande lavoro di ricerca clinica, macchinari e medicinali di ultimissima generazione. Sappiamo di avere una mobilità extraregionale che si indirizza verso il Friuli – ha aggiunto – ma non ha motivo di essere, perché l’oncologia veneta non teme confronti e i viaggi della speranza non servono. Forse – ha detto il Governatore rivolgendosi alla platea di specialisti – siete meno bravi di altri a promuovere all’esterno i vostri successi, ma di certo non siete secondi a nessuno”.

“L’obiettivo finale della ROV – secondo Zaia - è quello di creare nel Veneto un Istituto Tumori di eccellenza diffuso sul territorio: qualunque sia la porta d’accesso, anche la più periferica, il paziente dovrà avere la consapevolezza di essere preso in carico da un sistema che garantirà la migliore qualità della cura e, se necessario, l’invio ai Centri di Eccellenza della rete. E’ quello che abbiamo voluto e stiamo realizzando – ha aggiunto – con le Breast Unit per la cura del tumore al seno, strutture nelle cui mani la paziente non ha da preoccuparsi di niente altro che di concentrare tutte le sue forze, nella maggior serenità possibile, sulla guarigione”.

Caratteristica pressoché unica in Italia della ROV è il coinvolgimento sin dall’inizio delle principali Associazioni del Volontariato (sinora ben 8 organizzazioni) che partecipano attivamente ai diversi gruppi di lavoro sulle specifiche tipologie di neoplasia attivati nell’ambito della Rete.

Sul piano scientifico la strada è tracciata: combattere ogni tipo di tumore in maniera “personalizzata”, utilizzando per ogni singolo paziente l’intera gamma delle terapie a disposizione della comunità scientifica sulla base della diversa caratterizzazione molecolare di ogni caso trattato. Non esiste più “il tumore al seno, “il tumore al colon”, “il tumore al polmone”; esiste un tumore diverso in ogni malato e questo va curato in maniera mirata, studiandone approfonditamente le caratteristiche molecolari e individuando per ognuno la terapia più incisiva.

Il Veneto garantisce anche la più completa assistenza farmaceutica, con una spesa annua di 671 milioni di euro e con un aumento dell’incidenza dei cosiddetti “farmaci ad alto costo” che, nel periodo 2008-2014, è stato del 70%. Aumento che, considerando il solo anno 2013-2014 ha toccato l’8%.

Leggi tutti gli articoli su: Regione Veneto, tumori, Cancro, Rete Oncologica Veneta

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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