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L'ospedale psichiatrico San Felice in… sala Stucchi, con Variati e Angonese

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 18 Novembre 2015 alle 22:30 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza
Venerdì 20 novembre alle ore 18 nella Sala Stucchi di Palazzo Trissino (corso Palladio 98) verrà presentato il libro “La storia dell'ospedale psichiatrico provinciale San Felice di Vicenza” scritto dai professori Gianfranco Ronconi e Giuseppe Migliorini. Il libro verrà illustrato dagli stessi autori, con interventi del Presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati e del Direttore Generale dell'Ulss 6 Ermanno Angonese.

L'ospedale psichiatrico fu infatti gestito per oltre un secolo dalla Provincia di Vicenza, prima che la Riforma Sanitaria a fine anni '70 trasferisse la competenza alle Ulss.
L'ingresso è libero.
Per i vicentini San Felice è “la casa dei matti”. Ma per chi l'ha vissuto, l'ospedale psichiatrico di San Felice è molto di più. E' la storia della psichiatria e dell'evoluzione dello studio e della cura della mente umana. Ed è anche la storia di una città che si confronta con la sua parte debole.
Ce lo raccontano due psichiatri vicentini, Gianfranco Ronconi e Giuseppe Migliorini, in un testo che ripercorre la storia dell'ospedale psichiatrico San Felice dall'Ottocento fin quasi ai giorni nostri, con l'obiettivo, come spiegano, di “colmare la mancanza della storia ospedaliera psichiatrica della città e provincia, che renda nota questa grande parte della sofferenza umana e che riporti i vari tentativi fatti per cercare di lenirla”.
Non un racconto asettico, non una semplice lettura delle cartelle cliniche, ma un viaggio in un mondo sconosciuto ai più, con la guida di due esperti che spingono il lettore alla comprensione, prima ancora che alla compassione.
Il libro è il frutto di un lavoro di ricerca e approfondimento che gli autori hanno fatto negli archivi storici della città, in particolare in quello dell'Amministrazione Provinciale, visto che proprio questo Ente si è occupato di “mentecatti poveri” (così li aveva definiti la legge) per oltre un secolo, dal 1865 fino alla riforma sanitaria che nel 1978 ha chiuso i manicomi e ha trasferito strutture e competenze alle Ulss.
Così la storia del manicomio di San Felice diventa anche un pezzo importante della storia della Provincia. Da Lampertico a Malesani, passando per Presidenti, Consiglieri e Assessori che si sono avvicendati alla guida della Provincia, esce il ritratto di una politica particolarmente attenta ai disagiati, come dimostrano non solo la gestione dell'istituto psichiatrico San Felice, ma anche la realizzazione di una colonia agricola a Montecchio Precalcino dove impegnare i ricoverati.
“Se è vero – commenta il Presidente Achille Variati - che il grado di civiltà di una comunità si misura da come viene trattata la sua fascia più debole, possiamo dire con orgoglio che Vicenza si è conquistata il gradino più alto. Merito, anche, di una classe politica all'altezza del compito a cui era chiamata. Visti i tempi, è giusto ricordarlo.”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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