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Lonigo, confronto pubblico su Pfas. Barbara Degani: stanzieremo fondi a fronte di progetti

Di Rassegna Stampa Lunedi 16 Maggio 2016 alle 08:17 | 0 commenti

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Platea quasi gremita, anche se il sindaco Luca Restello si sarebbe aspettato «la calca fino a fuori, visto che abbiamo avvelenato i nostri figli». Palco piuttosto nutrito, dall’associazionismo ecologista e produttivo alle istituzioni locali e nazionali, nonostante il direttore generale Stefano Ciafani di Legambiente abbia stigmatizzato «le assenze ingiustificabili della giunta regionale e dell’Istituto superiore di sanità». Sul grande schermo un solo titolo: «Acqua libera dai Pfas». Così ieri mattina al cinema Eliseo di Lonigo è andato in scena il primo confronto pubblico tra la popolazione maggiormente esposta alle sostanze perfluoroalchiliche e Barbara Degani, sottosegretario all’Ambiente, chiamata a rispondere alla richiesta di un supporto economico del governo all’area contaminata: «A fronte di progetti, i fondi verranno stanziati», ha promesso.

Coordinati da Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, gli attivisti hanno rilanciato l’allarme. «E non perché siamo allarmisti noi — ha puntualizzato il dottor Edoardo Bai dell’Associazione medici per l’ambiente — ma in quanto finora sono state divulgate informazioni false e riduttive. Per esempio: perché dire che serve un miliardo per lo screening sanitario, quando invece quella cifra potrebbe essere più utilmente impiegata per le bonifiche e basterebbero diecimila euro per una seria indagine di incidenza delle malattie?». Una ricerca che il Comune di Lonigo si è già detto disposto a finanziare. «Quello che chiediamo a Matteo Renzi — ha spiegato il sindaco Restello — è di sostenere le spese dei filtri, delle analisi, del progetto di deviazione delle acque che richiede 108 milioni. Il problema è che il premier considera il Veneto un nemico perché molti di noi sono leghisti, ma questa comunità non è nemica dello Stato». Dopo l’esposto presentato dai Comuni giovedì scorso in procura a Vicenza contro l’azienda Miteni, ritenuta responsabile dell’inquinamento, domani i sindaci di Lonigo, Sarego, Sovizzo e Trissino saranno ascoltati dalla commissione parlamentare sulle ecomafie («Un passaggio importante perché viene data vera voce al territorio», ha commentato il deputato dem Federico Ginato). Ma intanto tocca all’esecutivo dare risposte. «Mi fa piacere che il governatore Luca Zaia ci abbia mandato una lettera indicando anche la cifra necessaria — ha chiosato il sottosegretario Degani, confermando «entro luglio» il decreto sui limiti — ma questa deve incardinarsi in una programmazione concreta. Come abbiamo dimostrato sul rischio idrogeologico, liquidando 100 milioni per buoni progetti, non trascureremo il Veneto neanche questa volta». Intanto l’associazione «La Terra dei Pfas», nata a fine aprile nello studio dell’avvocato padovano Giorgio Destro, continua a crescere. A due settimane dalla sua fondazione si sono iscritti in cento con l’obiettivo di dar vita ad una class action contro l’azienda di Trissino finita sotto la lente. Non solo: la presidente Renza Pregnolato ha anche incaricato l’avvocato Destro e il collega vicentino Edoardo Bortolotto di contattare a nome dell’associazione il procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri per dare una mano, in qualità di consulenti, nelle inchieste aperte dalla procura berica sull’inquinamento da Pfas. «Solo dopo — ha commentato l’avvocato Destro — prenderà piede la class action che potrà anche avere un ruolo attivo nella prosecuzione delle indagini, affidando alla dottoressa forestale Marina Lecis l’incarico di portare il proprio contributo tecnico-scientifico alle indagini».
Di A.Pe. N.M., da Il Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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