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Lode del Porcellum: fuori dal coro Italo Francesco Baldo

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 16 Novembre 2012 alle 10:37 | 0 commenti

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Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo
Dal Colle fino all'ultima sezioncella di partito è di moda parlare male dell'attuale legge elettorale, il "porcellum". I ripetuti richiami per il cambiamento cadono un po' a vuoto mi pare. Il problema è la quota che premierà la coalizione vincente o il partito vincente. E pensare che questo aveva sollevato quasi una rivoluzione quando fu proposta la legge n.148/1953, detta dalle sinistra "legge truffa.

Era composta da un singolo articolo e introdusse un premio di maggioranza consistente nell'assegnazione del 65% dei seggi della Camera dei deputati alla lista o al gruppo di liste collegate che avesse raggiunto il 50% più uno dei voti validi. Si intenda bene, il 50 più uno % dei voti validi. Quindi una maggioranza veramente democratica. Oggi si litiga per il 40% o 42%. La legge detta porcellum non va bene, non consente le preferenze. Ma quando mai le preferenze hanno battuto le decisioni delle Segreterie o dei Capi corrente? MAI. Non si conoscono outsider nella lista elettorale, non lo erano certo M. Rumor, T. Bisaglia e nemmeno S. Tessari e D. Sbrollini. Tutti erano in lista secondo il criterio stabilito dal partito e a sinistra era rigorosissimo. La Segreteria del partito decideva e basta. Inoltre, dato che in Italia si è sempre quasi esclusivamente votato il simbolo, ne risultava che i primi della lista erano gli eletti e il decimo, sempre indicato dalle Segreterie dei partiti, poteva spesso solo aspettare, sperare e magari con cattiveria desiderare il passaggio di un deputato/senatore altra situazione o paradisiaca o infernale per poter avere il seggio, magari a fine legislatura, ma tale da consentirgli di ottenere gli stessi vantaggi di chi aveva partecipato a tutta la legislatura. Ciò accadeva e accade anche nelle elezioni amministrative. Sappiamo bene che molti assessori, ad esempio a Vicenza, hanno avuto ben 195 voti di preferenza, ma la lista che la presentava qualche migliaio, e chi ne ebbe ben 465 restò al palo, potenza dei capi! e non delle preferenze.
La ragione principale per cui non si desidera cambiare il porcellum è che la possibile, l'apparato è più forte del sindaco di Firenze, coalizione bersaniana e con essa Alessandra Moretti con i suoi 195 voti di preferenza o qualcuno in più, potrà sperare nel seggio parlamentare e come mormorano addirittura un ministero, potenza delle preferenze zero. Con l'attuale legge è la coalizione che vince e porta a casa il premio di maggioranza e i partiti minori, come è accaduto per la Sinistra arcobaleno, per i Grilli parlanti, per la Lega Sud, Sinistra critica, i Verdi, e altre formazioni, scompaiono.
Teniamoci il porcellum e per prima cosa non avremo i partititini che poi vogliono spartire potere, e soprattutto spendere per sé, inteso come il capo i rimborsi elettorali. Forse l'unica cosa da cambiare è che invece della lista bloccata, vi sia, come un tempo, la possibilità di indicare preferenze dei designati alla competizione elettorale da parte delle segreterie dei partiti. Tutto più semplice e alla fine della festa avremo un ottimo porcellum, cotto secondo il modo romano ossia come porchetta.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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