Lo strano silenzio di Everardo Dal Maso e di Achille Variati
Venerdi 31 Maggio 2013 alle 15:30 | 1 commenti
“Everardo Dal Maso, primo gay in consiglio comunaleâ€. Un titolo (qui) normale, sobrio, scritto per riportare una notizia, con il comunicato di congratulazioni dell’associazione D.E.L.O.S. seguito poi dagli apprezzamenti di Silvano Sgreva riportati sotto il sognante titolo "Un gay in consiglio, Sgreva: anche a me piacerebbe una Vicenza diversa". Una notizia che non dovrebbe essere una notizia in un Paese normale.
Ma l'Italia è un Paese normale per quanto riguarda i diritti? No, se ci si confronta con la maggioranza delle altre nazioni, dagli Stati Uniti fino alla Francia, l'ultima arrivata per il momento a riconoscere i diritti delle coppie omosessuali. Â
VicenzaPiù, col suo network mediatico cartaceo e web, tra l'altro, è l’unico mezzo della città che offre uno spazio informativo e di discussione curato direttamente dalla comunità omosessuale del vicentino.
Anche per questo stamattina VicenzaPiu.com, tramite la mia persona, contatta telefonicamente l’avvocato Dal Maso, neo consigliere e uno degli organizzatori degli appuntamenti del Gay Pride di Vicenza in arrivo a giugno, per parlare della "notizia che non dovrebbe essere una notizia" e non si aspetta certamente di sentirsi rispondere con durezza: «con voi non parlo per il titolo di ieri e perché l’argomento gay deve essere apolitico».
Inutile andare oltre, dopo una seconda telefonata, così come senza risposta sono le chiamate e i messaggi del nostro, incredulo, direttore, che voleva capirci di più, ma, ci dice, si è tranquillizzato sullo «stato d'animo di Dal Maso che conosco avendolo anche incontrato, con Mattia Stella, alla presentazione del gay pride, e che ho visto sorridente e plaudente insieme al sindaco Variati e ai consiglieri di maggioranza durante la cerimonia di proclamazione delle elezioni».   Â
Ma, allora, consigliere Dal Maso perché D.E.L.O.S. ha fatto un comunicato di rallegramento e lei si è candidato con la lista Variati Sindaco, non con una lista propria esterna agli schieramenti?
Non è che il silenzio è un modo per compiacere il vostro partito alleato, l’UDC, il cui leader Pierferdinando Casini si è espresso più volte in modo duro contro i gay?
E perché l’ex democristiano di lungo corso Achille Variati non ha mai fatto conferenze stampa con lei, Everardo Dal Maso, o con Mattia Stella (altro gay in lista), come è stato fatto con Britti e Rotondi?
Forse non dovevano essere troppo conosciute tra il “benpensante†popolo vicentino quelle candidature?
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