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Liquidazione delle ex Popolari, Banca d'Italia spiega: "Intesa ha vinto un'asta a 6"

Di Piero Zanin Mercoledi 5 Luglio 2017 alle 10:37 | 1 commenti

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A distanza di giorni aumenta la chiarezza sull'operazione che ha portato al "salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.  "La scelta di Banca Intesa per il 'cherry picking' di attività e passività delle due venete e' arrivata al termine di una procedura nella quale si sono presentati sei contendenti." Lo svela la Banca d'Italia a nella memoria consegnata alla Commissione Finanze della Camera che sta esaminando il decreto sulla liquidazione coatta amministrativa, al cui via libera e' condizionato l'acquisto da parte della banca guidata da Carlo Messina.

Scrive  in un lancio Radiocor  'L'acquirente e' stato selezionato sulla base di una procedura aperta e trasparente che ha coinvolto sei potenziali acquirenti, tra cui cinque primari gruppi bancari italiani ed esteri (un numero elevato, tenendo conto dei tempi molto stretti imposti dalla procedura) e un grande gruppo assicurativo italiano spiega la Banca d'Italia. Uno degli identikit dei potenziali acquirenti secondo indiscrezioni e' quello di UniCredit. Nuove precisazioni anche sul fronte dei costi dell'operazione.  La liquidazione ordinata delle due banche venete ha permesso di evitare spese "molto elevate" che si sarebbero avute con una liquidazione "atomistica" che avrebbe cioè prodotto uno 'spezzatino' dei due istituti. Spiega ancora la Banca d'Italia nella  memoria per la Commissione Finanze della Camera. "Circa centomila pmi e medie imprese e circa duecentomila famiglie sarebbero state costrette a restituire per intero i crediti (circa 26 miliardi); ne sarebbero con tutta probabilità derivate diffuse insolvenze. Inoltre "i depositanti non protetti dalla garanzia (sopra 100mila euro, ndr), insieme con gli obbligazionisti senior, avrebbero dovuto attendere i tempi della liquidazione (vari anni) per ottenere il rimborso (circa 20 miliardi). Altra conseguenza nefasta evitata quella del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) che "avrebbe dovuto far fronte a un esborso immediato per circa 10 miliardi, e a rivalersi sulla liquidazione negli anni successivi. Data l'incapienza delle risorse prontamente disponibili presso il Fitd, il sistema bancario avrebbe dovuto farsi carico di gran parte delle somme necessarie al rimborso dei depositanti in tempi estremamente ristretti. Lo Stato, inoltre, sarebbe stato chiamato all'immediata escussione della garanzia sulle passività emesse dalle due banche per un importo di circa 8,6 miliardi".

Mentre in parlamento la Camera prende nota di queste precisazioni, il mercato si muove. Per quanto riguarda l'istituto di Montebelluna arrivano i primi aggiustamenti dopo il passaggio in Intesa. Banca
Intermobiliare sarà, infatti, ceduta da Veneto Banca a un acquirente, finanziario o industriale, capace di valorizzarla al meglio.  Lo precisa l'istituto sottolineando che "accostare il nome di Bim a quello di una bad bank può determinare una percezione distorta della situazione e delle prospettive di Bim. Come chiarito dalle varie autorità Bim è una banca assolutamente al di fuori del perimetro delle attività che saranno cedute a SGA,  pienamente operativa, solvibile e liquida e che dovrà essere  valorizzata sul mercato nel più breve tempo possibile."


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Inviato Venerdi 7 Luglio 2017 alle 16:50

6 offerte? ahahahaahhahahahaah
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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