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Sgreva su bilancio: linee molto diverse dal programma della maggioranza originale

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 31 Marzo 2011 alle 15:35 | 0 commenti

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Silvano Sgreva, Capogruppo Gruppo Misto  -  Le linee generali sulle quali è impostato il bilancio sono molto diverse dai punti fondamentali su cui è stata costituita la maggioranza all'indomani delle elezioni comunali del 2008.
Nel 2008 Variati si era proposto alla Città come il Sindaco del cambiamento rispetto alla precedente Amministrazione. Il cambiamento era stato promesso agli elettori e poi formalizzato nel programma votato nella prima seduta del Consiglio Comunale rispetto ad alcuni punti fondamentali:

- trasparenza ed efficienza dell'amministrazione comunale;
- coinvolgimento dei cittadini nelle scelte dell'Amministrazione attraverso metodi partecipativi;
- sistematica lotta ad ogni sorta di abuso di diritto e di illegalità;
- priorità per le politiche sociali e la cultura;
- ruolo centrale e di indirizzo del capoluogo rispetto alla provincia, in particolare rispetto alle politiche del territorio e della sanità;
- politiche del territorio e dei trasporti dirette a privilegiare lo sviluppo verde ed ecosostenibile della città ed a fermare la sua cementificazione;
- soluzioni vantaggiose e condivise per la città rispetto alla nuova base del Dal Molin.
A distanza di tre anni viene proposto dalla Giunta Comunale un bilancio per un modello e uno sviluppo di città completamente diverso da quello promesso e votato nel programma del 2008.
Non si vede alcun rilevante cambiamento rispetto alla funzionalità e trasparenza degli uffici comunali.
Molti cittadini non riescono ad ottenere risposte adeguate e tempestive alle molteplici richieste .
In compenso molti furbi continuano a commettere illeciti e a farla franca senza che il Comune intervenga in modo esemplare ed efficace.
Il caso dell'abuso in Valletta del Silenzio e dell'annullamento dell'ordine di demolizione da parte del TAR è indicativo di un modo di procedere superficiale e poco competente da parte degli uffici, sempre sperando che il loro operato sia avvenuto in buona fede.
Quanto alla partecipazione dei cittadini alle decisioni, l'episodio dell'abbattimento del pioppo di quest'inverno è emblematico di come si intenda la partecipazione.
In compenso non si è visto alcun ruolo centrale di Vicenza rispetto all'ULSS e alle sue scelte strategiche, né tantomeno rispetto alla politica delle infrastrutture a partire dalla localizzazione del tracciato TAV .
Le scelte urbanistiche che si stanno delineando in questi giorni fanno intravedere un'ulteriore ingiustificata cementificazione del territorio che paradossalmente si tenta di addolcire con promesse di nuovi parchi e più verde.
La scelta di destinare la parte Ovest della città a centro municipale del 2000 appare come un'astrazione da architetti più che una razionale scelta di una comunità e dei suoi Amministratori che deve tener conto del vissuto e delle caratteristiche della Città.
Nessuna precisa realizzazione è stata d'altra parte effettuata nella politica dei trasporti e della viabilità in modo da mettere Vicenza al passo con le scelte delle città europee più evolute.
Si ha la sensazione che di fatto non stiamo andando, con questo progetto, verso una città europea come si vuol far credere.
Anzi, ci sembra venga riproposto il solito sistema di vedere l'urbanizzazione del territorio.
Un territorio in cui, l'onnipotente cemento, fa da padrone incontrastato.
Ciò che si prospetta per Vicenza con i noti "bandi di interesse diffuso", con gli accordi di programma, con il riassetto della zona Ovest, con il parcheggio sotto Campo Marzio, ed altro, è una massiccia cementificazione, in continuazione con la politica degli anni precedenti.
Ciò di cui Vicenza non ha proprio bisogno, soprattutto dopo la recente alluvione.
Non bastano le casse di espansione promesse e mai fatte, ma vanno considerate tutte quelle soluzioni che una sopra l'altra ci permetteranno di evitare situazioni analoghe a quella dei primi di novembre del 2010.
Gli stessi esperti si dicono preoccupati.
La situazione del Comune di Vicenza e della provincia stessa viene considerata dagli addetti ai lavori tra le peggiori d'Italia a causa della sua composizione territoriale.
Siamo concordi nell'avere una visione europea dell'urbanistica, basata sul recupero dell'esistente, di aree verdi, di città ecosostenibili e a misura di persona, con standard adeguati, tenendo fuori il traffico dallo spazio cittadino con la creazione di parcheggi scambiatori.
Questo progetto è in gran parte fuori da queste logiche.
3300 appartamenti sfitti al 2006, in crescita dal 2003, e pertanto ad oggi sicuramente ancora di più.
E noi diamo a disposizione un'area di 12.000 mq come residenziale.
Viene da pensare che il primo progetto da 51 milioni non fosse poi così appetibile, dai soliti ignoti, e che il successivo da 86 milioni sia molto più conveniente.
Ho una proposta da fare.
Al posto del centro commerciale negli uffici comunali di Piazza Biade, perché non abbattiamo questo edificio, allargando Piazza dei Signori valorizzando la Basilica Palladiana.
A mio avviso un centro commerciale in quel punto penalizzerà i commercianti storici, ed ammazzerà la cultura e la storia della nostra piccola città.
Piccola nel senso fisico ovviamente, non possiamo paragonarci a Parigi dove questi enormi centri commerciali esistono e tra l'altro non nascondono opere artistiche del valore della nostra Basilica.
In questo modo si allontana Vicenza dall'Europa anziché avvicinarla, come sostiene il Sindaco.
Il bilancio, oltretutto, non ha reso minimamente partecipe il nostro gruppo per il necessario confronto, dal momento che avevamo votato a favore del programma del 2008 e di conseguenza eravamo e riteniamo di essere ancora componenti di quella maggioranza.
Ma, a parte la grave omissione nei nostri confronti che la dice lunga sulla disponibilità al confronto democratico ed alla partecipazione di questa amministrazione, rileviamo la carente veridicità di un bilancio che fonda una importante parte degli investimenti programmati su entrate non certe, se solo si pensa ai 15 milioni di euro preventivati da alienazioni di cui la porzione più cospicua è data da immobili di difficile cessione e soprattutto realizzo nei tempi previsti dal bilancio.
Oggi questa nuova maggioranza nata dalla scelta unilaterale del Sindaco dello scorso settembre di sostituirla con la precedente si assume una responsabilità politica ed amministrativa che non possiamo condividere perché contraddice e cambia i contenuti del patto con gli elettori e del programma votato da questo Consiglio Comunale nel 2008.
Per quanto detto il gruppo misto o meglio ancora l'IDV, nel tentativo di dare una scossa alla maggioranza del 2008, non tanto al governo, che io definisco tecnico, dell'attuale amministrazione, ricordando gli impegni presi con i cittadini, esprime il suo voto contrario nei confronti di questo bilancio.

 

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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