Rosini girò in Ztl con un permesso che glielo proibiva: il documento. Perchè Commissione di disciplina mentì? Anche al sindaco Variati
Venerdi 5 Febbraio 2016 alle 00:28 | 0 commenti
È noto che i processi in Italia si prolunghino per tempi indefinitamente lunghi, salvo rari casi in cui la "carica" sotto accusa viene in qualche modo graziata. Il caso del Comandante della Polizia Locale di Vicenza Cristiano Rosini, ad esempio, scoppiò il 18 dicembre 2014 grazie a Striscia la Notizia, ma veniva già archiviato il 17 marzo successivo. La storia, che abbiamo riassunto sul numero 278 di VicenzaPiù è piuttosto semplice: il Comandante Rosini viene "beccato" da Moreno Morello di "Striscia la notizia" a circolare in Ztl con la propria auto privata per motivi, appunto, privati, come accompagnare a fare shopping la moglie, una... insegnante, o i figli a scuola a imparare, speriamo, da insegnanti diversi come modello comportamentale.
Una pratica che non sarebbe consentita, in Italia la legalità è sempre di tipo... condizionale, a cui poi, grazie alle nostre documentate denunce, si aggiunge una lungalista dei comportamenti sospetti del Comandante (dal parcheggio creativo del camper a un "utilizzo anomalo dei parcheggi" ben diverso, e forse più preoccupante, perchè istituzionale, dal "racket" denunciato da giorni con inusitato clamore dalla stampa locale). Il caso dell'abuso di Ztl fece gran clamore e Vicenza fu sbertucciata in tutt'Italia, ma fu presto archiviato.
Il Comandante in fondo usava innocentemente un permesso che, a sua insaputa, era vincolato ai casi strettamente necessari a espletare la sua funzione di gestore delle funzioni di polizia locale, e la Commissione di disciplina, lo confermò a VicenzaPiù il sindaco Achille Variati, non procedette con alcuna sanzione, in quanto, stabilì e decretò sostanzialmente, "il permesso non era legato a condizioni specifiche d'uso per cui non era sanzionabile il suo uso privato", ancorchè incomprensibile ai normali cittadini che, scoperti a circolare in Ztl, magari per errore, vengono giustamente sanzionati proprio dagli agenti di Rosini.
Questa almeno fu la motivazione (scusa, copertura?) ufficiale, ma i documenti provano il contrario.
La foto che vedete forse non è di facile lettura, ma è una fotocopia del documento di concessione del permesso rilasciato a Rosini, che, tra l'altro, udite udite, lo chiedeva per motivi di servizio per sè, il questore, il prefetto, il comandante dei carabinieri..., esordisce con questa frase scritta a mano: "Con la presente attesto che per motivi istituzionali legati alle strette attività connesse ai ruoli rivestiti...", e reca in calce le firme di Rosini stesso, come richiedente, e del direttore del settore Mobilità e Trasporti del Comune, l'architetto Carlo Andriolo, come autorizzante, che dichiara "Parere favorevole motivato da eventuali reperibilità imprevedibili per ragioni di servizio".
Insomma, alla faccia del Rosini colpevole di non conoscenza. Qui oltre alla colpevolezza c'è anche la grazia ricevuta.
Dalla Commissione di disciplina che non sapeva nulla di quanto aveva autorizzato Andriolo o da un successivo documento a noi ignoto firmato da un superiore (chi?, esiste?) che smentisse il direttore della mobilità e la richiesta stessa di Rosini (che la Ztl free la richiedeva per motivi di servizio).
Ma il sindaco Variati, che ci ha messo la faccia riportando e sostenendo con convinzione la versione della Commissione di disciplina, formata da suoi dirigenti, chiaramente falsa, o incauta, se non smentita da documenti certi e protocollati, cosa dice al riguardo?
Difende ancora Rosini e i dirigenti che hanno "assolto" Rosini anche lui, per altro, esperto del modo di procedere di quell'istituto di... disciplina per averne fattoi parte quando assolse di fatto un dipendente comunale con doppio lavoro non autorizzato?
E perciò, poi, ... promosso.
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