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L'imprenditore vicentino con la terza elementare che ha sconfitto la crisi

Di Edoardo Andrein Venerdi 28 Febbraio 2014 alle 18:52 | 0 commenti

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"Mi scuso se farò degli errori, ma ho fatto solo la terza elementare" ha esordito così Francesco Marenda nell'incontro odierno con l'assessore al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan, la quale ha prontamente risposto: “No, lei ha fatto una grande azienda!". La CM spa creata dal signor Marenda è un’azienda del settore manifatturiero che produce lavelli in acciaio tutti made in Italy, un esempio di imprenditoria modello che arriva dal vicentino.

“La missione per un imprenditore è far nascere e crescere l'azienda, è passione. Non pensare all'arricchimento, ma ai fornitori e alle aziende clienti” questa la filosofia alla base del successo della CM, un'azienda famigliare con 120 persone occupate e con stranieri entrati 15 anni fa, ai quali è stata fornita anche una casa.

La CM il secondo gruppo a livello italiano di produzione di lavelli in acciaio di altissima qualità per le migliori marche. Qualità e tecnologia che garantiscono la maggiore redditività con un prodotto quasi curato artigianalmente. Nel 2014 hanno fatto investimenti per 1mln 800. Tutto con risorse personali e senza contributi pubblici.

La crisi l'ha sentita sul fronte della perdita di finanza dovuta, negli anni 2012 e 2013 a fallimenti  e concordati per 1mln 650mila, su cui hanno pagato le tasse e l'iva. È l’export al 50% che ha sostenuto l'azienda durante la crisi.

"Manca una educazione industriale, i concordati in bianco sono un disastro. La concorrenza non fa paura, ma devono esserci le stesse regole e le nostre aziende hanno bisogno di tutele" afferma Marenda, un imprenditore partito da zero che ha iniziato a lavorare da giovanissimo, come la signora Silvana Piotto che da 37 anni è in azienda.

"La commozione di Marenda nel parlare dei propri collaboratori ha commosso anche me”, afferma in conclusione l'assessore Donazzan, “e ha rafforzato la mia convinzione che il modello dell'impresa famigliare del Nordest ha molto a che fare con legami, relazioni, passione. Facendo quadrare anche i numeri”.

Leggi tutti gli articoli su: Elena Donazzan, Made in Italy, Francesco Marenda, CM spa

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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