Quotidiano | Categorie: Diritti umani

Libertà naturista e puritanesimo bigotto

Di Citizen Writers Domenica 19 Giugno 2011 alle 13:09 | 1 commenti

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Riceviamo su [email protected] da Irene Rui e Guido Zentile e pubblichiamo (nelle foto di Guido Zentile un'oasi naturale).

Ora ci mancava anche questa, in uno stato democratico quale dovrebbe essere l'Italia, la schedatura dei nudisti. Non bastava andare contro i diritti umani nella schedatura di rom,  sinti, immigrati, omosessuali, ora tocca ai nudisti, e domani? Siamo alla follia, siamo in pieno ritorno del puritanesimo (per non parlare di altro) contro una scelta umana, di prendere il sole, passeggiare sulla spiaggia, fare il bagno, come mamma ci ha fatto (qui la photo gallery di Guido Zentile per VicenzaPiù).

I nudisti deturpano la morale, il paesaggio (?) per i tanti che ipocritamente respingono una determinata cultura, se non per abbracciarla nel loro ambito, nascosti da tutto e da tutti. Il nudismo è una scelta che deve essere libera; lo si può, anche per rispetto di chi non lo tollera, confinare in porzioni di spiaggia, come del resto lo si fa per i nostri amici a quattro zampe, certamente lo si può consentire nelle spiagge libere, o nelle oasi, dove si va per rimanere in pace e a contatto con la natura, comunque in quelle porzioni marine dove la campagna bonificata incontra il mare. Perché è proprio una cultura, una cultura naturista, che ci vede a stretto contatto con la natura, che ci immedesima con l'ambiente selvaggio che ancora alcune spiagge riservano.

Certamente il rispetto deve essere reciproco, fra i fautori del nudismo e i non, ma passare alla schedatura come si commettesse chissà quale crimine, è assurdo.

Gli jesolani, amanti del turismo sessuale, a volte al limite della pedofilia, che quando sono nel loro paese diventano tutti dei bravi puritani, e cristiani (anzi bigotti), grandi lavoratori e buoni padri di famiglia, dovrebbero smetterla con questa diatriba sull'”isola del Mort", diatriba che da un po' di tempo gira sui quotidiani regionali. Da sempre questa è riconosciuta come l'isola dei nudisti, un'isoletta alle foci del Piave, tra Cortelazzo ed Eraclea, un'oasi stupenda che d'estate diventa meta dei cultori, dove si pratica indisturbati il nudismo, senza creare disagio alcuno, se non, come raccontato nelle cronache, da prima (negli anni 80) ai perbenisti cattolici, e poi (ora) ai leghisti (che sono gli stessi perbenisti), ma indispensabili per fare i "schei". E gli jesolani attaccati al soldo lo sono. E non è che la spiaggia nudista arrechi fastidio ai soci del retrostante porticciolo privato di Eraclea? Porticciolo piccolo borghese, meta di turisti padani (e non tedeschi, olandesi, o in genere europei, questi sono intelligenti, e sanno cos'è la pratica nudista), "turisti padani" pervertiti, ma che in questa occasione si palesano puritani e bigotti?

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Commenti

Alessandro
Inviato Giovedi 23 Giugno 2011 alle 20:23

Non si capisce tutto questo accanimento e polemiche per un pezzettino di spiaggia da riservare alla pratica del naturismo. Hanno fatto più eco di un qualsiasi fatto di cronaca nera. Veramente incredibile! La dimostrazione di quanta ignoranza imperversa in questo stile di vita sano ed educativo. Proibire quel tratto di spiaggia vuol dire lasciarlo in pasto a voyeur e altro genere di personaggi. Peccato...perchè alla fine son convinto che neanche stavolta possiamo definirci un Paese maturo mentalmente, per unirci agli altri in Europa. Non ce lo meritiamo.. purtroppo.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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