Liberaladomenica, da Vicenza e provincia già 6.500 firme pronte a partire per Roma
Sabato 16 Marzo 2013 alle 12:38 | 0 commenti
Confesercenti Vicenza - A poco meno di un mese dalla scadenza della raccolta firme dedicata a Liberaladomenica, a Vicenza e provincia si contano dati decisamente interessanti, oltre 6500 firme tra città e comuni aderenti. La sola mobilitazione di domenica 10 marzo nei Comuni di Thiene, Zanè, Zugliano e Calvene, organizzata in collaborazione con il Vicariato di Thiene in 15 parrocchie, ha portato in una giornata più di 2.800 firme.
Si è reclutato uno staff di oltre 80 persone, ai rappresentanti di Confesercenti si sono
affiancati i consiglieri comunali degli enti coinvolti, gruppi parrocchiali, semplici cittadini e commercianti che si sono messi a disposizione come volontari davanti alle chiese all'uscita dalle messe.
"Il Sindaco Casarotto di Thiene fu il primo a chiamarci già a fine novembre per la prima conferenza stampa, insieme all'Assessore Fanton hanno seguito il collegamento tra il Comune e i gruppi di volontari e hanno interessato il Mons. Livio Destro, vicario dell'area territoriale di Thiene che ha raccolto e coordinato la disponibilità di tutte le parrocchie della zona. Nella sola Thiene che conta 23.500 abitanti, 2000 persone sono già andate a firmare si parla di quasi il 9%" commenta Vincenzo Tamborra Direttore di Confesercenti Vicenza. "Ai gazebo si sono alternati cittadini, lavoratori del commercio nella grande distribuzione ma hanno contribuito in maniera fattiva anche i titolari di negozi, ambulanti, piccoli esercizi commerciali senza distinzione di appartenenza associativa accomunati dall'obiettivo condiviso" continua Tamborra. La raccolta continuerà domenica 17 marzo nella parrocchia del Comune di Lugo e a Sarcedo domenica 24 marzo, e comunque sarà possibile continuare a firmare presso gli uffici anagrafe, demografici e urp di tutti i Comuni aderenti. Manca ancora un dato ufficiale nazionale ma dal 7 aprile si
raccoglieranno i moduli nei comuni di tutta Italia per verificarne l'ufficialità e spedirli a Roma. Sicuramente i conteggi daranno ragione dell'impegno profuso e si andrà ben oltre le sole 50.000 firme richieste per la presentazione della legge di iniziativa popolare, che vuole riportare in capo alle Regioni e ai Comuni le competenze in materia di orari del commercio, riducendo così sostanzialmente il numero delle festività in cui i negozi possono tenere aperto.
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