Governo taglia fondi per sicurezza: a Vicenza manca il personale e non ne arriva di nuovo
Martedi 2 Agosto 2011 alle 20:07 | 0 commenti
Stefano Caicchiolo, Segretario vicentino Silp Vicenza, Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia per la Cgil - Questura Vicenza, lI governo taglia i fondi per la sicurezza e a Vicenza manca il personale e non ne arriva di nuovo. La criminalità è sempre presente ed il dipartimento chiede un aumento del 30% delle pratiche all'ufficio immigrazione (foto d'archivio).
E' certo che il momento storico è sulla soglia della criticità e se evidenziamo l'aumento dei problemi in ogni campo, i pericoli per i cittadini si fanno sempre più concreti. I fatti di domenica 31 luglio non sono che l'ultimo episodio di regolamento di conti tra bande extracomunitarie e se non si interverrà immediatamente affiancando il potenziamento degli organici ad una nuova e più razionale strategia di contrasto alla criminalità , potremmo assistere ad una ulteriore degenerazione della sicurezza con conseguenze difficilmente immaginabili.
D'altronde anche i risultati delle ultime indagini delle Forze di Polizia hanno evidenziato come la criminalità organizzata, in questo caso di casa nostra (vedasi indagini della DIA), si sia infiltrata nel territorio vicentino ripulendo denaro sporco in attività pulite.
Contro la criminalità mancano le risorse di ogni genere, e non si sa quanto tempo permarrà in provincia il personale aggregato inviato da altre città . Si cerca di dare una risposta alla richiesta di sicurezza che arriva dai cittadini ma la risposta che dà il centro non è strutturale ... visto che anche nelle ultime assegnazioni di personale nessuno è stato destinato a Vicenza. Servono risorse umane, l'organico degli uffici va rivisto subito, altro che i rinforzi inviati dal Ministro dell'Interno a Varese. Il mancato rafforzamento degli organici sta aggravando la crisi organizzativa della Polizia a Vicenza.
Ricordiamo che già da troppo tempo il governo continua a svilire il Comparto Sicurezza con stanziamenti inadeguati (a fronte di un nuovo blocco contrattuale esteso a tutto 2014) senza assumere personale con concorsi pubblici da più di 10 anni.
Tagli che hanno colpito i poliziotti negando la loro specificità ed il loro diritto a vedersi corrisposti tutti gli emolumenti e le indennità dovute per il servizio prestato e per le funzioni svolte. Inoltre, incredibilmente, solo il blocco dell'accesso alla pensione ha per ora evitato una fuga di massa del personale scongiurando ancora per pochi mesi una seria crisi organizzativa.
Tagli che colpiranno anche un ufficio estremamente importante come l'ufficio immigrazione dove vi lavora per circa una buona metà personale con contratti a tempo determinato e che ad oggi non si sa se a dicembre verranno rinnovati.
Di fronte a questo il Dipartimento della P.S. ha richiesto un aumento della produzione del 30 % che si traduce per il personale in servizio un aggravio del carico di lavoro già al limite della sopportazione.
Non dimentichiamoci che tutti gli aspetti del lavoro di polizia sono importanti: dalla sicurezza sulle strade al lavoro quotidiano di coloro che stanno allo "sportello" per fare fronte alle esigenze di cittadini e non.
Se dal Dipartimento arriva l'input di aumentare il carico di lavoro senza che giungano nuove risorse può volere dire solo una cosa: il personale delle forze di polizia è destinato ad incarichi burocratici!!!
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