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Fp Cisl Vicenza  -  L'Fp Cisl non fa azione politca

Il Segretario Bellotto interviene a pochi giorni dall'incontro con la direzione dell'ente: "Non ci stiamo ad essere oggetto di illazioni strumentali e vogliamo entrare nel merito delle questioni: il nuovo contratto dell'Ipab è peggiorativo di quello precedente. Revocare la sottoscrizione è stata un'azione sindacale, non politica". E' quanto afferma Ruggero Bellotto, Segretario Generale della Fp Cisl Vicenza, a pochi giorni dall'incontro di martedì 26 luglio tra la direzione dell'Ipab di Vicenza e sindacati per definire l'applicazione del contratto integrativo 2011-2014 (qui la lettera aperta all'Ipab).

Lo scorso 8 luglio, l'Fp Cisl ha revocato la sottoscrizione dal contratto, siglato il 30 giugno 2011. “Una scelta difficile che non appartiene alle consuetudini di questa organizzazione, ma responsabile e dovuta, nell'esclusivo interesse del personale dipendente”, sottolinea Bellotto in una lettera aperta indirizzata nei giorni scorsi al direttore dell'Ipab di Vicenza.

“Successivamente alla revoca – spiega Bellotto – il tenore della risposta formulata dal presidente dell'Ipab di Vicenza, le notizie pubblicate dai quotidiani locali e gli interventi delle altre organizzazioni sindacali hanno interpretato la decisione come una mossa politica in contrapposizione con l'amministrazione comunale di Vicenza. Questo tipo di azioni non appartengono alla Fp Cisl di Vicenza che, invece, insiste a voler entrare nel merito delle questioni: questo significa riconoscere che il contratto integrativo 2011-2014 peggiora le condizioni per i dipendenti rispetto a quello siglato nel 2006”.

Nella lettera aperta indirizzata alla direzione dell'Ipab, l'Fp Cisl analizza alcune disposizioni contrattuali 2011-2014, evidenziandone gli elementi peggiorativi rispetto all'accordo precedente. Tra queste, vi sono le indennità professionali (220 euro mensili per gli infermieri, 120 per altre figure professionali), letteralmente “depennate” nel nuovo contratto.

“Sulle osservazioni formulate dalla federazione in merito al contratto – conclude Bellotto – non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta. Va inoltre ricordato che il contratto è stato determinato dalla volontà dell'Ipab di recepire la “legge Brunetta” (l. 150/09) sulla valutazione del personale, che però non si applica alle Ipab. Mi meraviglia che Cgil, Uil e Csa abbiano consentito l'inserimento di questa legge sottoscrivendo il contratto del 30 giugno. Non mi meraviglia che ora le stesse organizzaizoni sindacali la buttano in politica per depistare l'attenzione ed evitare di rispondere nel merito delle nostre osservazioni”.

La lettera indirizzata alla direzione dell'Ipab, inoltre, sottolinea che il contratto, in assemblea, ha registrato il parere favorevole di 25 lavoratori, 15 contrari e 23 astenuti su 530 dipendenti dell'ente. “Una cifra troppo esigua per affermare che il contratto è stato approvato dalla maggioranza dei lavoratori”.