Lettera aperta a Gasparotto, sindaco di Quinto: annulli ordinanza su sinti allontanati!
Mercoledi 5 Ottobre 2011 alle 22:12 | 0 commenti
Guido Zentile Segretario del Circolo PRC-FdS "Carlo Giuliani" di Torri di Quartesolo e nordest vicentino - Si fa presente che le famiglie allontanate sono i figli con relativi nipoti di Floriani Cesarino e Floriani Eva. Visto inoltre, che come evidenziato nell'ordinanza è stato avviato da anni "un percorso finalizzato all'inserimento nel tessuto sociale ed integrazione nella comunità di Quinto Vicentino" gli amministratori dovrebbero essersi integrati con la comunità sinti ivi residente e avere percepito che per i sinti e i rom la famiglia è unica e allargata, come quella presente a suo tempo nelle nostre campagne.
In virtù di ciò, Signor Sindaco Gasparotto, le persone che voi considerate senza fissa dimora e irregolari sono di fatto appartenenti ad un'unica famiglia o alle due famiglie ivi residenti.
Si fa presente altresì che l'area di sosta assegnata dietro il cimitero è in zona alluvionale e con criticità idrauliche, alla presenza di inquinamento elettromagnetico, con sottoservizi forniti dall'amministrazione fatiscenti e non a norma: cavi elettrici vaganti, contattori instabili, tubazioni idrauliche a cielo aperto e collegate al cimitero, scarichi in roggia cui l'argine è soggetto a cedimento, assenza di servizi igienici se non quelli dell'adiacente cimitero. Non è possibile, quindi, poter parcheggiare in piazzole mai definite e quindi non segnate. L'area di sosta è inoltre talmente contenuta che non è fornita di un spazio comune, oltre ad essere un terreno che sotto gli eventi pluviali diventa melmoso.
Non si comprende inoltre, dove siano i problemi di sicurezza evidenziati dall'ordinanza per la comunità di Quinto Vicentino. Considerare infatti, come descritto nell'ordinanza, i figli dei Floriani alla stregua di pericolosi delinquenti, al momento che non sussistono fatti avvenuti in paese a loro carico, è alquanto sintomo di un concetto pregiudizievole e razziale. Dall'ordinanza si evince, infatti, quanto segue: "CONSIDERATO... e che possa comportare grave pregiudizio per la sicurezza della comunità e, più in generale, della cosiddetta popolazione "fluttuante" del Comune di Quinto Vicentino, con ulteriori e non trascurabili danni anche nei confronti delle diverse attività produttive insediate nel territorio comunali caratterizzanti il tessuto economico del paese;"
Si fa presente inoltre, che la famiglia Floriani Eva da anni ha fatto richiesta di un alloggio popolare che l'Amministrazione per un motivo o per l'altro ha sempre negato; come più volte è stata chiesta, viste le problematiche su riportate e la recente alluvione di novembre 2010, l'assegnazione di un'altra area di sosta compatibile dal punto di vista igienico-sanitario. Circa due mesi fa lo stesso Presidente dell'Associazione Sinti Italiani in Viaggio per il Diritto e la Cultura, Davide Casadio, ha avuto un colloquio con il suo Assessore Gambrelle, per vedere come risolvere la questione, ma alle promesse si è fatto seguito con un'ordinanza pregiudizievole e razzista.
Non è sufficiente regolarizzare con un numero civico i sinti residenti, se l'area messa a disposizione è a rischio alluvionale e incompatibile con le norme igienico sanitarie. Lei e i suoi precedenti colleghi avreste dovuto garantire anche la sicurezza degli abitanti ivi residenti, sicurezza messa ogni giorno a dura prova. Malgrado quanto dichiarato nell'ordinanza, non corrisponde a verità che è stato fatto un percorso sociale nei confronti delle famiglie sinti, poiché sono state abbandonate a se stesse per anni e nemmeno ascoltate. La sua e le precedenti amministrazioni hanno pienamente disatteso la legge regionale 54/89 ancora in vigore. Facciamo quindi, richiesta al fine che si adoperi per l'annullamento dell'ordinanza n. 41 avente per oggetto: "Allontanamento delle persone non autorizzate dall'area comunale ‘sosta nomadi' " e che si attivi realmente, per una politica di tutela delle minoranze sinti e rom, appartenenti alle famiglie sia residenti sia di nuovo arrivo, così come sancito dalla normativa regionale. I sinti come tutti i cittadini italiani, così come i rom, hanno il diritto di risiedere nell'ambito delle comunità dello Stato Italiano così come tutti gli altri italiani, essendo essi stessi parte della comunità così come sancito dalla nostra carta costituzionale.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.