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"Les demoiselles. Il bordello filosofico" di B.Zarro: le macerie delle banche ci fanno incrociare, a Treviso, quelle di Amatrice e New York. Ma questa è un'altra storia, da oggi al 23 dicembre spazio all'eros

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 20 Dicembre 2018 alle 22:58 | 0 commenti

 

Pochi giorni fa "in trasferta" a Treviso dall'avv. Sergio Calvetti per il nostro continuo scrutare nel dramma dei soci azzerati della banche venete cercando responsabilità, come facciamo dal 13 agosto 2010 (cfr. "Vicenza. La città sbancata"), ma indicando anche i passi da compiere per alleviarlo e informando su quelli compiuti, ci siamo imbattuti in un artista, un romano di Amatrice B.Zarro di nome d'arte e di fatto. Ospite dell'avvocato, uomo di legge per professione e amante dell'arte per vezzo ma anche per rango da affermare come differente da quello dei tanti suoi colleghi che si aggirano fra le macerie delle banche, B.Zarro ha inaugurato oggi una sua mostra ("Les demoiselles. Il bordello filosofico", 20 - 23 dicembre, Casa dei Carraresi, Treviso) dedicandola al padre Vincenzo e al mitico nonno Cesare. Ma...

Ma di questa mostra e delle opere esposte lasciamo parlare, di seguito, i portavoce, l'Ansa e i critici esperti (noi non lo siamo). A noi è, invece, piaciuto, per... differenziarci dai nostri colleghi, raccontare B.Zarro con le sue parole, la sua voce, le sue visioni. 

È così, però, che abbiamo scoperto (siamo o non siamo cronisti a cui piace definirsi d'inchiesta?) una sua visione magica che condivideremo con voi a breve: quella di Manhattan con la stessa pianta di Amatrice.

E qui torniamo alla casualità dell'incontro con B.Zarro e della scoperta del suo genio visto che le macerie delle banche, quelle per cui eravamo arrivati a Treviso, sono tanto simili a quelle rimaste anche di Amatrice il 24 agosto 2016 e macerie sono diventate l'11 settembre 2001 le torri gemelle della parte di New York "uguale" ad Amatrice.

Ma, se il "W New York - Amatrice Viva" è lo slogan, non tanto... bizzarro, che un figlio di quella terra terremotata ha ideato per guardare avanti, noi, se andrà in porto il provvedimento che restituirà, anche solo in parte, ai risparmiatori i propri soldi, e sarebbe una vera rivoluzione nel sistema finanziario, chiederemo a B.Zarro di cercare una modella da ritrarre mentre, nuda e coperta solo di amore per la nuova vita, esce dalle macerie della fiducia di questa terra veneta che lui ama perché qui lavorò per anni il padre, Vincenzo. 

 

Arte: l'eros di "B.zarro" in mostra a Casa Carraresi Treviso

In 49 opere la reinterpretazione di nudi famosi

20 Dicembre , 17:03
(ANSA) - VENEZIA, 20 DIC - Le donne e l'Eros sono il fulcro della mostra dell'artista neo-espressionista "B.zarro", inaugurata oggi a Ca' dei Carraresi di Treviso. Nelle 49 opere esposte l'artista reinterpreta foto, dipinti e istantanee già note, di firme autorevoli, dal Rinascimento fino ai più recenti. Un excursus in cui B.zarro non fa differenza alcuna fra donne e modelle. Le donne e l'Eros sono stati, tuttavia, la fonte di ispirazione maggiore delle sue opere: l'artista matura una nostalgia crudele nei confronti del mondo femminile; la donna è il suo perduto Eden, è il paradiso terrestre dell'affetto e dei sensi. Non c'è differenza, per lui, tra Arte ed Eros. Ogni disegno o Polaroid propria o rielaborata, è un laboratorio sperimentale in cui diverse componenti prendono forma. B.zarro lascia che siano il gesto e il colore a dare sensazioni. Le protagoniste dei dipinti sono spesso donne "selvagge" e la nudità delle ragazze appare come perfettamente naturale, mai forzata, una scelta in armonia con uno stile di vita privo di vincoli. (ANSA).

 

 

Les Demoiselles . Il bordello filosofico.
di Donatella Barbagallo

Non temo invettive nell'affe rmare che tra i pittori ultracontemporanei che hanno trattato il nudo nessuno lo aveva fatto finora con una nota così violentemente reale. Sono felice di salutare un pittore che va oltre le modelle con le loro misure perfette, coi ventri corti e duri, disegnate secondo ricette imparate copiando i gesti.
B.zarro non fa differenza alcuna fra donne e modelle. Egli per primo dopo molti anni ha omaggiato la donna dei giorni nostri e ha creato un nudo caratteristico coraggioso e autentico.

Comunque sia la vita erotica del pittore ha inciso pesantemente sul gradimento da parte del pubblico. Egli non se ne cura, spregiudicato, altezzoso e anticonformista, è stato egli stesso a mostrarsi nudo al grande pubblico già in una personale a Via Gregoriana, in una foto a grandezza naturale ancora oggi in piena pagina sul suo sito internet.

Tutti hanno ben in mente le immagini di Marilyn alle quali B.zarro ha donato, a volte, l'aspetto drammatico e più autentico. Ma poco o nulla è stato detto finora sulle donne che hanno guidato la sua vita e la sua pittura, in Italia o all'estero. Le donne e l'Eros sono state, tuttavia, la fonte di ispirazione maggiore delle sue opere e questo è bene sottolinearlo. Hanno acceso i suoi quadri e hanno avuto un ruolo fondamentale in tutta la sua arte che è assolutamente carica, in ogni parte, di una densità erotica pulsante.

Il suo mondo è contrassegnato dalla presenza quasi esclusiva di donne, che lo segnano fortemente, a livello di imprinting. Dalla madre Livia, che gli avrebbe trasmesso il temperamento, il suo coraggio, rivoluzionario, e la ribellione. Alle ragazze più grandi amate follemente nell'infanzia, alla già citata Marilyn Monroe, da lui la prediletta fra tutte le dive del cinema di ogni tempo. Attorno a queste figure, B.zarro matura una nostalgia crudele nei confronti del mondo femminile; la donna è il suo perduto Eden, è il paradiso terrestre dell'affetto e dei sensi. B.zarro ama la vita, le donne e il sesso. Non c'è differenza, per lui, tra Arte ed Eros. Quando B.zarro decide di abbandonare il lavoro con contratto milionario con il gruppo Disney, esplode in lui una ribellione irredimibile nei confronti degli schemi, delle convenzioni borghesi. L'Es esplode, violentissimo ed egli lo asseconda, come chi, dopo anni di costrizione, scopre la propria vera natura.

Durante il periodo dell'esplosione dell'Es B.zarro aveva elaborato non solo dipinti e sculture, ma anche scritti che rivelano una natura selvaggia e colorata, misteriosa, fatta di creature femminili che vivono sempre con il corpo quasi nudo. Indulgere nel piacere in una vita semplice e senza vincoli. Ma più che posti lontani o il paradiso terrestre, B. zarro proietta sulla realtà il proprio sogno infantile. Egli è profondamente legato anche a due altre importantissime figure femminili: la Vergine Maria e la Maddalena, cui lui non nega santità. Profondamente cattolico, egli prende le donne di Penthouse e Playboy e le trasforma in madonne non nascondendo tuttavia i loro generosi e super espliciti nudi e talvolta invece in maddalene, non penitenti, ma redente e gloriose grazie all'amore del Signore.

In ogni disegno si legge un B.zarro attento al segno, alla storia che ne trapela e alla grande fusione di stili che il Maestro riesce a raggiungere. Ogni disegno o polaroid, propria o rielaborata, è un laboratorio sperimentale in cui diverse componenti prendono forma. B.zarro lascia che siano il gesto e il colore a dare sensazioni, ritrovando così le radici dell'esistenza, l'essenza della vita lontana dalle regole e dalle ideologie intellettualistiche spesso troppo limitanti. Le protagoniste dei dipinti sono spesso donne "selvagge" in contesti totalmente privi di una cornice sociale: i quadri di B.zarro sono un paradiso terrestre di spagnole danzanti, di geishe silenziose immerse nei suoni della natura, spesso in coppia, complici o, in alcuni casi, fisicamente vicine ma distanti nei loro sguardi pensierosi. La nudità delle ragazze di B.zarro appare come perfettamente naturale, mai forzata, una scelta in armonia con uno stile di vita privo di vincoli.

 

 

B.ZARRO
Les demoiselles. Il bordello filosofico.
Treviso, Casa dei Carraresi.
20-23 Dicembre 2018

B.ZARRO sceglie Treviso per presentare il suo "bordello filosofico". Richiamandosi al titolo originale dell'opera di Picasso dedicata alle Demoiselles de Avignon, l'Artista romano, in consuetudine con il suo modo di "sparigliare" i canoni istituzionali dell'Arte, si affida ad una località della provincia veneta per offrire la sua visione del mondo femminile in generale e del nudo di donna in particolare.
Citando Giorgione, Tiziano e Bellini "onora" gli artisti grazie a cui "il nudo sensuale", da questi luoghi, si diffonderà ovunque durante il Rinascimento.
I diversi affreschi presenti nella struttura museale trevigiana della Casa dei carraresi, con Venere, Diana ed altre Ninfe, sembrano dialogare con le sue Demoiselles.
Le Donne di B.ZARRO , dipinte o fotografate, opere proprie o polaroid di appropriazione, "toccano" quella sensualità, talvolta casta, altra sfacciata, che delinea l'intero universo femminile che le fa un po Madonne e un po puttane.
In un luogo che lo fa sentire "a casa" l'Artista sembra liberarsi di ogni prudenza espressiva nel sito che presenta negli archivi, quell'Osteria della Croce, come è per il suo studio a Roma che è in "Locanda a strada della Croce".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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