Legittima difesa, Alex Cioni (PrimaNoi): "nel ricordo di Ermes Mattioli sia modificata la legge"
Domenica 5 Novembre 2017 alle 13:51 | 0 commenti
Oggi 5 novembre ricorre il secondo anniversario della scomparsa di Ermes Mattielli. Come l'anno scorso alcuni rappresentanti del comitato di cittadini PrimaNoi si sono recati nei pressi della casa a Scalini di Arsiero per ricordarne la figura umana e la vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto nella diatriba politica tutt'oggi all'ordine del giorno sulla mancata riforma della cosiddetta legge sulla legittima difesa. "Purtroppo, casi di cronaca simili a quelli di Ermes ne sono successi ancora senza che la politica sia riuscita a trovare una sinergia sufficiente per modificare quel tanto che basta la legge sulla legittima difesa che così com'è oggi - ha spiegato il portavoce del comitato Alex Cioni -, è poco chiara ma sufficiente per tutelare i delinquenti lasciando alle vittime le rogne di interminabili processi penali."
Con la deposizione di un mazzo di fiori e con la sistemazione di una targa, gli attivisti del comitato hanno voluto mantenere vivo il ricordo di un uomo perbene, "colpevole per la giustizia italiana - hanno sottolineato - di aver difeso la sua proprietà e la sua incolumità da soggetti tra l'altro noti in tutto l'alto vicentino per il loro stile di vita pervicacemente criminoso."Â
"Con questo piccolo gesto, abbiamo voluto mantenere alta la memoria dell'amico Ermes riaccendendo i riflettori su una battaglia che - ha ribadito Alex Cioni- toccava lui in quanto vittima, ma anche tutti coloro che si sono trovati o possono trovarsi nella medesima situazione. L'auspicio è che tra qualche mese il nuovo parlamento che andrà ad insediarsi possa finalmente passare dalle tante e stantie chiacchiere di questi anni, a dei fatti tangibili per arrivare ad una legge che ripristini il giusto rapporto tra chi è vittima e chi invece è il vero carnefice."
Il comitato PrimaNoi fa una proposta alle forze politiche che in questi anni hanno mostrato una certa sensibilità sulla questione: "Sarebbe apprezzabile che la nuova legge possa prendere il nome proprio di Ermes, così da tramandare nel tempo il ricordo di un uomo che per dieci anni ha vissuto con la spada di Damocle al collo, poi deceduto senza ottenere giustizia con una condanna a 5 anni e un risarcimento di oltre 130mila euro che Ermes avrebbe dovuto in qualche modo pagare ai delinquenti. Ancora oggi una sentenza che grida vendetta e che non deve essere dimenticata."
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