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Legge sull'omofobia, la risposta di Mattia Stella alle parole di Berlato

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 17 Luglio 2013 alle 14:33 | 0 commenti

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Mattia Stella Presidente Comitato Dir.Vi. - Il 22 luglio, salvo slittamenti, approderà in aula il disegno di legge contro l’omofobia e la transofobia, frutto del lavoro di due relatori: Ivan Scalfarotto (Pd) e Antonio Leone (Pdl). Lo scopo è quello di estendere la legge Reale-Mancino, che già punisce ogni violenza e discriminazione fondate su caratteristiche personali, quali ad esempio: religione ed etnia, agli atti di discriminazione basati sull’orientamento sessuale e identità di genere.

L’omofobia è la paura e l’avversione basata sul pregiudizio nei confronti di omosessuali e  lesbiche , essa include quei comportamenti sessisti che ledono i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento sessuale.
In questi giorni è in atto una battaglia condotta da parte di movimenti e media conservatori che, privi di logiche motivazioni, si oppongono al disegno di legge in causa, affermando o fingendo di credere, che tutelare milioni di cittadine e cittadini da discriminazioni e violenze sia un limite alla libertà altrui. E’ inconfutabile il fatto che in Italia omosessuali e lesbiche siano stati per secoli vittime di persecuzioni, discriminazioni e intimidazioni.
Commettere azioni di violenza o incitare all’odio nei confronti di persone omosessuali, in quanto tali, non appartiene alla sfera delle libertà individuali, ma è invece sinonimo di odio ed inciviltà.
Ancora oggi avviene spesso che  una coppia dello stesso sesso non possa passeggiare mano nella mano tra le vie delle nostre città, come farebbe liberamente una coppia eterosessuale, senza essere oggetto di derisione o insulti. In Veneto per anni abbiamo assistito alle dichiarazioni deliranti di sindaci e assessori prima che il Consiglio Regionale approvasse una mozione contro l’omofobia, rimasta per altro lettera morta.
L’Unione Europea pone razzismo, xenofobia, antisemitismo, sessismo e omofobia sullo stesso livello. Perciò l’On. Berlato (qui le sue parole di ieri), in quanto deputato italiano al parlamento europeo, non può dimenticare che leggi contro l’omofobia e la transofobia sono presenti negli ordinamenti di gran parte dei Paesi della UE, o quanto previsto dall’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

Leggi tutti gli articoli su: Sergio Berlato, omofobia, Mattìa Stella, Comitato Dir.Vi.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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