Legge nitrati modificata, Finco: segnale ad agricoltori vessati da tasse e crisi
Mercoledi 8 Febbraio 2012 alle 18:01 | 1 commenti
Nicola Finco, Lega Nord - "In un momento in cui il mondo agricolo è già vessato da una IMU pesantissima e da imposte e balzelli vari, il Consiglio regionale dà un segnale di vicinanza ad un Settore chiave per l'economia veneta soprattutto in quelle aree, come il Vicentino e il Veronese, maggiormente interessate dal problema dello sversamento dei reflui". Il presidente della Commissione Ambiente, il leghista Nicola Finco, commenta così l'approvazione quasi unanime da parte del Consiglio regionale delle modifiche alla legge 33/85 sullo smaltimento dei liquami zootecnici.
"Andiamo ad introdurre - spiega Finco - un deciso snellimento delle procedure burocratiche per ottenere l'autorizzazione allo spandimento dei liquami, eliminando l'autorizzazione da parte delle Province per quanto riguarda i piani di concimazione, sostituiti da una semplice dichiarazione di inizio attività . Se già questo apporterà una sensibile sburocratizzazione, ancor più sensibile è l'articolo che riguarda le sanzioni amministrative a carico degli allevatori, inferiori a quelle ad esempio imposte dall'Emilia Romagna e comunque diversamente parametrate in base alle violazioni. Sono convinto che in questo modo evitiamo di vessare il mondo agricolo, già penalizzato dalla crisi e dai nuovi balzelli governativi, ben sapendo comunque quanto i nostri allevatori siano sempre attenti a ciò che riguarda il rispetto dell'ambiente da cui essi stessi traggono benefici. La nostra legge, che recepisce le richieste delle categorie agricole, sarà presa ad esempio anche dalla Regione Lombardia, che sul testo veneto modellerà il proprio progetto normativo".
"Sono convinto - conclude Finco - che sia quanto mai necessario per il Veneto aggiornare le zone vulnerabili ai nitrati attraverso la definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi settori civili e produttivi. E' questa, a parer mio, l'unica soluzione che scagiona l'agricoltura dall'ingiustificata responsabilità di essere l'unico settore imputato di inquinamento di azoto nelle acque".
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