Legge elettorale, abuso di fiducia
Venerdi 13 Ottobre 2017 alle 19:06 | 0 commenti
Nei giorni scorsi alla Camera dei deputati, il governo ha posto e ottenuto la fiducia sulla legge elettorale. Ma c'è un dato che sarebbe opportuno rimarcare ed è quello del numero dei SI incassati dal governo nelle prime due fiducie. Sono stati 307 nella prima votazione, 308 nella seconda, 309 nella terza. Un numero, in entrambi i casi inferiore alla soglia di 316 che corrisponde alla metà più uno dei deputati. Una fiducia ottenuta grazie alla non partecipazione al voto di Lega e FI che dimostra in maniera plastica la natura autoritaria e arrogante del governo Gentiloni e del maggiore partito che lo sostiene, il PD.
Alla fine, ieri sera, una legge elettorale francamente imbarazzante (con la solita questione dei candidati imposti dai partiti e coalizione di partiti che possono presentare programmi diversi) è stata approvata (dalla Camera con scrutino segreto) a maggioranza piuttosto ampia, anche se si c'è stata qualche decina di "franchi tiratori".
Con questa legge non c'è neppure la scusa di garantire la governabilità . Serve solo a perpetuare un andazzo preoccupante per la democrazia del paese, quello della convenienza a qualche gruppo.
Adesso non si continui a considerare il "partito" di Renzi di "sinistra".
Il PD altro non è che un comitato elettorale e d'affari; una formazione politica che ha scelto di stare comodamente seduto dalla parte destra della barricata.
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