Legge di stabilità, Zaia frena gli entusiasmi. E sta con Cameron su immigrazione
Lunedi 20 Ottobre 2014 alle 15:41 | 0 commenti
Regione Veneto - “Non c’è composizione che possa escludere un criterio di equità : risparmiare possono tutti e le Regioni possono dare il loro contributo al risanamento dei conti, ma se non si comincia da chi spreca e ha sprecato in passato, applicando la legge, e cioè i costi standard, il no del Veneto rimane forte e chiaro, così come la volontà di impugnare la legge di stabilità di fronte alla Consulta. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorniâ€.
Frena gli entusiasmi, il Governatore del Veneto Luca Zaia, di fronte alle ipotesi che circolano di un possibile accordo tra Governo e Regioni sui tagli che queste ultime dovrebbero accollarsi sulla base di quanto previsto dalla legge di stabilità .
“Prima di avviare qualsiasi ragionamento – aggiunge Zaia – dobbiamo poter vedere e valutare le coperture, perché sulle slides non è possibile ragionare compiutamente e poi va deciso sulla base dei parametri oggettivi dei costi standard quali Regioni dovranno fare i tagliâ€.
“Oggi – aggiunge Zaia – registriamo alcuni flebili segnali di ravvedimento: a In Mezz’Ora il Ministro Padoan dice tra l’altro che pagheranno quelli che hanno lucrato sugli sprechi; il Viceministro Morando conferma che esiste una enorme disparità di spesa pro capite tra Regione e Regione; il Capogruppo dell’Ncd Maurizio Sacconi fa opportunamente un richiamo ai tagli intelligenti. Oltre che ravvedimento, sarà anche operoso? Me lo auguro, altrimenti spazi di manovra non ne vedoâ€.
“Chiedo al Governo – conclude Zaia – chi debba tagliare, ad esempio, tra il Veneto che ha 0,6 dipendenti regionali per mille cittadini, la Campania che ne ha 1,3; il Friuli con 2,6; la Sicilia a 3,8; Bolzano addirittura a 9. E se sia equo escludere i territori a Statuto Speciale dall’obbligo di dimagrire. O chi debba tagliare in sanità tra il Veneto che, con 1737 euro pro capite, ha la spesa sanitaria più bassa d’Italia, e coloro che contribuiscono a far lievitare la media nazionale a 1.849 euroâ€.
“Non so se questa presa di posizione di Cameron sia dettata da opportunità elettorali interne, ma nel merito non ho dubbi: quella di fissare un tetto al numero degli immigrati nell’Unione Europea è una proposta di buon senso che condivido pienamenteâ€.
Lo afferma il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, riferendosi all’idea del primo ministro britannico David Cameron di limitare a 100 mila annui gli ingressi di migranti nel Regno Unito.
“L’Unione Europea – sostiene Zaia – non può far finta di nulla e continuare a ignorare le gravi implicazioni che questo fenomeno sta provocando nei Paesi della Comunità , soprattutto a quelli di confine e più esposti come l’Italia. Il dato certo è che, al di là delle dichiarazioni umanitarie e delle espressioni di solidarietà , le politiche migratorie e di accoglienza dell’UE, se mai sono esistite, hanno evidentemente fallito: nulla è mai stato fatto di concreto da Bruxelles, sia per aiutare i Paesi ospitanti, sia per gli stessi emigrantiâ€.
“La civilissima e multietnica Inghilterra – conclude il presidente veneto – si sta accorgendo che gestito così il fenomeno migratorio è dannoso per tutti: mi auguro che lo comprendano presto anche gli altri Stati membriâ€.
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