Legge di stabilità, Zaia a Renzi: "il Veneto offre e paga tutti i farmaci ad alto costo, gli spreconi no"
Mercoledi 22 Ottobre 2014 alle 15:56 | 0 commenti
Regione Veneto - “Spero che Renzi ed il Governo, prima di incontrare le Regioni domani, abbiano approfondito a dovere i contenuti dell’interessante inchiesta pubblicata oggi da un quotidiano nazionale sul caro medicine che, lo dicono gli esperti interpellati, non le Regioni, può affondare la sanità italianaâ€. Lo fa notare oggi il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che punta il mirino sui costi sempre più alti dei farmaci, “determinati – attacca Zaia – da tattiche commerciali spesso spregiudicate contro le quali le Regioni nulla possono o quasi, come dimostra la vicenda Avastin/Lucentis, se non decidere di non erogarli ai loro pazienti o di caricarsi di costiâ€.
“Come conciliare altri tagli, insopportabili per le Regioni virtuose come il Veneto che hanno già raschiato il fondo del barile, con i costi che lo stesso Stato lascia lievitare senza far nulla? – si chiede Zaia – è un quesito che porrò sin da stasera nell’incontro con i colleghi presidenti di Regione: mettere le Regioni nella condizione di non poter più usare queste medicine perché troppo costose significa negare agli italiani le cure migliori possibili, e questo, oltre che contro l’etica è anche contro la Costituzione. Ci sono tante cure, tra le quali le antitumorali – aggiunge Zaia – che costano migliaia di euro a dose. In Veneto le eroghiamo tutte e abbiamo i conti in attivo, in altre Regioni hanno risolto il problema decidendo di non usarle e ancora fanno passivi. Se Renzi vuole davvero attaccare gli sprechi consideri queste realtà e decida se è giusto che il Veneto debba pagare come altri o se non abbia diritto a veder riconosciuto il suo buon governo dei conti sanitariâ€.
“Nel primo semestre del 2014 – fa notare Zaia – in Veneto abbiamo risparmiato 28 milioni di spesa farmaceutica rispetto alle stesso periodo dell’anno precedente, ma lavorando sull’appropriatezza delle prescrizioni, non tagliando le medicine ai nostri malati. E non siamo disposti a farlo né domani né maiâ€.
In relazione al comunicato sopra in materia di costosità dei farmaci, a scanso di erronee interpretazioni, l’Ufficio Stampa della Giunta regionale del Veneto precisa che, per un errore di punteggiatura, la frase “…costi sempre più alti dei farmaci determinati da tattiche commerciali spesso spregiudicate contro le quali le Regioni nulla possono o quasi come dimostra la vicenda Avastin/Lucentis…†non è da intendersi in alcun modo riferita al caso specifico.
I farmaci in questione vengono citati a titolo esclusivamente esemplificativo delle problematiche di fronte alle quali spesso si trovano le Regioni nella gestione il più oculata possibile della spesa farmaceutica.
In quest’ambito a volte è purtroppo necessario avviare lunghi contenziosi in sede giuridica, com’è stato nel caso in questione da parte delle Regioni Veneto ed Emilia Romagna, che potrebbero essere evitati da una maggiore chiarezza normativa.
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