Legge di stabilità, per Cerantola è un grande smacco ai giovani agricoltori e al made in Italy
Sabato 1 Novembre 2014 alle 09:48 | 0 commenti
Il presidente di Coldiretti Vicenza Martino Cerantola riferendosi in una nota alla Legge di stabilità , definita un «grande smacco all'imprenditorialità ed al made in Italy» aggiunge: «il governo taglia le gambe ai giovani con buona volontà . Lo stralcio dalla Legge di stabilità delle norme studiate per favorire il ricambio generazionale e per il potenziamento delle filiere made in Italy è uno schiaffo ai giovani che, in misura crescente, decidono di investire nel settore agricolo.
Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza stronca la decisione di accantonare le norme con gli stanziamenti a favore dei giovani agricoltori e delle filiere pari a 10 milioni l'anno per ciascuno degli anni 2015-2017, assunta con l'esame della Legge di stabilità da parte della commissione bilancio della Camera e aggiunge: «Si tratta di interventi per il finanziamento delle azioni di sostegno all'imprenditoria giovanile in agricoltura con la previsione di mutui a tasso zero e di contratti di filiera e di distretto, con l'obiettivo di rafforzare il sistema agricolo ed agroalimentare territoriale. Ci auguriamo che nel Governo e nel Parlamento si lavori per ripristinare misure importanti per sostenere gli investimenti dei soggetti più deboli in un settore chiave per combattere la disoccupazione giovanile e favorire una crescita sostenibile.».
Insomma dopo i primi commenti entusiastici da parte delle categorie imprenditoriali arrivano critiche consistenti da quelle associazioni che rappresentano sì imprenditori ma, come Coldiretti, anche operatori, come gli agricoltori, che sono coinvolti direttamente nelle attività da loro promossee per i quali non esiste lo spartiacque netto tra impresa e lavoro.
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