Legge di Stabilità, Fantò: inaccettabile accanimento sui dipendenti pubblici
Giovedi 17 Ottobre 2013 alle 15:51 | 0 commenti
Luca Fantò, Segr. Prov. PSI Vicenza - Il PSI della provincia di Vicenza ritiene inaccettabile una Legge di Stabilità che ancora una volta si accanisce sui dipendenti della pubblica amministrazione. Il Consiglio dei Ministri, ha confermato il blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti sino al 31 dicembre 2014.
Forti ridimensionamenti sono previsti anche sulle indennità di vacanza contrattuale. Inoltre il Governo ha infierito sul trattamento di fine rapporto. Infatti fino a quest'anno i dipendenti pubblici che lo riceveranno in due tranche, fruibili dai sei mesi dopo il ritiro in quiescenza, sono quelli con Tfr superiore a 90mila euro, ma negli anni successivi tale limite sembra verrà spostato verso il basso, ad appena 50mila euro.
Milioni di italiani, milioni di dipendenti pubblici, continueranno a veder diminuire il proprio già miserevole potere d’acquisto, con buona pace delle politiche di crescita. Il Governo Letta ha dimostrato ancora una volta di essere contaminato nella sua azione da quell’idea neoliberista che ha portato l’Italia e non solo essa sull’orlo del tracollo. Incapace di togliere a chi ha troppo e dare ai molti che sempre più soffrono della scarsità di risorse, incapace di recuperare e ridistribuire risorse in maniera equa, questo Governo, aldilà dei proclami, continua a tenere i propri cittadini nel disagio economico e quindi sociale.
E’ necessario restituire dignità a coloro che quotidianamente permettono la sopravvivenza dello Stato e quindi di tutti gli italiani. Il PSI della provincia di Vicenza auspica che almeno il PSI  nazionale, che più volte ha sostenuto il Presidente del Consiglio, sappia distinguersi in un tentativo efficace di modifica di tale Legge, innanzitutto neutralizzando le parti di essa che infieriscono sui pubblici dipendenti e poi contribuendo ad individuare nuove risorse per una loro più equa distribuzione. Anche in Europa si fa strada con sempre maggior vigore l’idea di una sostanziosa patrimoniale, in Italia il PSI deve tornare a farsene promotore.
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