Legge di Stabilità, Apindustria Vicenza: servono interventi più coraggiosi
Mercoledi 16 Ottobre 2013 alle 20:52 | 0 commenti
 
				
		Apindustria Vicenza - Chiede al Governo più coraggio Flavio Lorenzin, presidente di Apindustria Vicenza, all’indomani delle prime novità introdotte nella Legge di Stabilità . Un’impressione positiva arriva dal mancato aumento della tassazione complessiva, anche se restano da verificare, una volta approvate, le nuove tasse sugli immobili e i rifiuti.
Di certo bisogna pur dare avvio  ad un’inversione di tendenza, dopo che i livelli della tassazione sono  diventati insostenibili per le imprese, ma la riduzione pressione  fiscale di circa 1 punto in 3 anni sembra più un’operazione di  propaganda che di reale utilità: «Servono cure più pesanti – sostiene  Lorenzin – tanto nel ridisegnare le imposte quanto nella riduzione del  cuneo fiscale,  che come intenzione è buona, e come operazione oramai  necessaria, ma di nessuna incisività se guadiamo alle cifre del  provvedimento». Ridurre il cuneo per il lavoratore di circa 13/20 euro  lordi al mese, infatti, significa concedegli una maggiorazione mensile  in busta paga che va dai 7 ai 12 euro netti. Ben poco per parlare di  questa misura come di un incentivo alla ripresa dei consumi. «Ci  vogliono interventi più coraggiosi su una riduzione del costo del lavoro  per imprese e dipendenti – insiste il presidente – oltre che favorire i  pagamenti della Pubblica Amministrazione e fare una legge sui termini  di pagamento tra privati che da anni reclamiamo a gran voce.  Quest’ultima, tra l’altro, sarebbe a costo zero per lo Stato ma  consentirebbe alle nostre Pmi di avere maggiore liquidità, e di non fare  più da banche alle grandi aziende, o ai gruppi industriali e  commerciali».
 Anche sui tagli della spesa pubblica, per Lorenzin si può fare di più:  «Ci sembra che ci siano provvedimenti ancora superficiali, che non  incidono in maniera significativa e strutturale. Ovviamente diciamo  basta ai tagli lineari che nel passato hanno penalizzato gli Enti e gli  Amministratori virtuosi, premiando di fatto la mala gestione della cosa  pubblica. Sappiamo che non rientra tra le competenze di una legge di  stabilità – precisa il rappresentante delle Pmi vicentine – ma ci  auguriamo che il governo di larghe intese possa procedere con riforme  strutturali, tagliando gli enti inutili, accorpando i piccoli Comuni e  le Province. È il solo governo che può fare tutto questo».
 Il provvedimento può essere quindi migliorato, anche in sede di approvazione parlamentare. Le imprese lo chiedono a gran voce.
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