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Legge di stabilità, Anciveneto: Comuni chiedono criteri più equi

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 30 Novembre 2015 alle 17:26 | 0 commenti

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Anciveneto

Anci Veneto ha presentato due emendamenti al disegno della Legge di Stabilità. La richiesta di modifica, depositata alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, riguarda, per il primo emendamento, i commi 410 e 411 dell’art. 1 e, per il secondo, il comma 427 sempre all’art.1. Gli emendamenti riguardano le disposizioni che consentono agli enti locali d’investire la liquidità di cassa, superando i precedenti vincoli imposti dal patto di stabilità interno.

Anci Veneto chiede l’introduzione di un sistema più coerente con la posizione di quei Comuni che, come la maggior parte di quelli veneti, non solo sono scarsamente indebitati e hanno avanzi molto alti, ma possiedono fondi molto contenuti di accantonamento per crediti difficilmente esigibili. 

Al momento, infatti, il meccanismo che libera gli avanzi di bilancio dei Comuni dal patto di stabilità favorisce i Comuni che hanno un elevato fondo crediti dubbia esigibilità.

«Nella nostra regione potrebbero essere sbloccati almeno una parte dei 600 milioni di euro che i nostri Comuni hanno in cassa. Questa somma darebbe una forte propulsione al sistema economico dei territori che i nostri sindaci amministrano - dichiara Maria Rosa Pavanello, presidente di Anci Veneto -. La modifica delle regole del patto di stabilità è positivo, ma per il 2016, per i comuni veneti si riscontrano vantaggi in dimensione limitata. È necessario che tutti i parlamentari regionali, a cui abbiamo spiegato il valore di questi emendamenti, a prescindere dall’orientamento politico, sostengano l’obbiettivo di ottenere misure eque per tutte le tipologie di Comuni».

ANCI Veneto conferma che gli emendamenti sono stati inviati all'attenzione di tutti i senatori, sottosegretari e deputati, di tutti i partiti politici. 

«Mettiamo in evidenza – dichiara Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto – che gli emendamenti sono stati condivisi da tutto il direttivo di ANCI Veneto, rappresentante delle varie realtà politiche, perché la nostra associazione difende gli interessi di tutti i comuni veneti, portando ai tavoli nazionali le loro esigenze con un approccio di totale trasversalità».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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