Legge consorzi bonifica, Bressan: si rischia di prendere in giro tutti i veneti
Mercoledi 8 Febbraio 2012 alle 10:28 | 0 commenti
Alberto Bressan, Consigliere comunale Pdl Schio - Non vi è dubbio che se nella Finanziaria regionale 2012 in discussione a Venezia in queste settimane passasse l'articolo relativo al pagamento del contributo di bonifica i cittadini veneti, a tre anni dalla nuova legge che ha regolato l'intera materia, si troverebbero a pagare esattamente come prima della legge, "gettando alle ortiche" tutto il lavoro positivo fatto negli ultimi anni. - così esordisce Alberto Bressan capogruppo del PDL in Consiglio comunale a Schio.
Di fatto tutti i cittadini del Veneto tornerebbero a pagare due volte lo stesso servizio, quello dello scolo delle acque, che la legge del 2009 aveva messo in capo alle società che si occupano di fognatura e depurazione e non più ai Consorzi di Bonifica. Vista la situazione che verrebbe a crearsi - spiega Alberto Bressan - ho deciso di scrivere a tutti i Consiglieri regionali del Veneto per sottolineare e mettere in rilievo che - se passasse l'art. 7 della Finanziaria regionale 2012 - con un "colpo di mano" si andrebbe a cancellare un principio sacrosanto che stabiliva che qualunque abitazione fosse allacciata alla fognatura non doveva al Consorzio di Bonifica la parte relativa allo scolo delle acque - ossia il 30% del totale - poiché questo servizio veniva già pagato nella bolletta relativa al servizio di fognatura e depurazione.
Eppure a questo tema nel 2009 - al momento dell'approvazione della nuova legge sulla bonifica - e su come garantire che i cittadini veneti non pagassero due volte per lo stesso servizio il consiglio regionali e i consiglieri di tutti gli schieramenti aveva riservato una discussione lunga e accesa arrivando a sancire un principio di giustizia ed equità che oggi viene messo in discussione, ridando di fatto ai consorzi di bonifica mano libera.
E fra i "vasi di ferro" dei Consorzi di bonifica e degli Enti gestori dei servizi di fognatura i "vasi di coccio" finirebbero per essere i cittadini sui quali, è bene chiarirlo, verrebbe a gravare oltre alla normale bolletta per la fognatura e depurazione che rimane immutata, una nuova bolletta del consorzio di bonifica maggiorata dal 30%, ossia della stessa cifra che ha già versato all'AVS di turno - a seconda di come si chiami l'ente di gestione di quel servizio nelle varie aree del Veneto - essendo allacciato alla fognatura. Un aggravio intollerabile per le famiglie in questo momento di difficoltà .
Inoltre la finanziaria 2012 prevede che i Consorzi di bonifica potranno recuperare quel 30% su cui fino ad oggi non avevano competenza già a partire dal 2011, ossia retroattivamente. Con il risultato - se l'articolo della finanziaria 2012 passasse - che i Consorzi di bonifica del Veneto emetterebbe fra pochi mesi bollette maggiorate del 30% in riferimento al 2012 con in più un il recupero del servizio di scolo delle acque per il 2011. Il danno e la beffa.
Mi auguro che la mia segnalazione ai Consiglieri regionali - conclude Alberto Bressan - possa avere un qualche affetto aggiustando o cancellando una ingiustizia palese che proprio gli stessi consiglieri regionali avevano sanato nel 2009 con una legge che, se passasse la modifica presente nella Finanziaria, verrebbe assolutamente disattesa ed elusa in una delle sue parti più importanti per i cittadini veneti.
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