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Legge 205 per le vittime di BPVi e Veneto Banca, Riccardo Federico Rocca: grazie a preti e leaderucci i risparmiatori rischiano di rimanere a bocca asciutta

Di Riccardo Federico Rocca Venerdi 21 Settembre 2018 alle 21:09 | 0 commenti

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Egr. direttore Coviello, mi permetto una riflessione sulla vicenda dei risarcimenti spettanti e promessi agli azionisti delle ex banche popolari venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La legge 205/2017 si era ispirata al principio - a mio avviso del tutto condivisibile - che a essere risarciti dovessero essere soprattutto le vittime delle truffe che, specie a partire dal 2012, sono state scientemente organizzate e hanno prodotto ferite profonde e dolorose. L'obbligo professionale di tutti i valenti colleghi che - chi più chi meno - avevano ricevuto il mandato da parte di risparmiatori ingannati avrebbe dovuto consistere nel presentarsi compatti al "Governo del cambiamento".

 

E a questo governo chiedere che l'intero ammontare dei fondi dormienti a oggi disponibile - pari a circa 1,5 miliardi di euro - fosse destinato ad alimentare il fondo di ristoro il cui iniziale stanziamento di cento milioni di euro era palesemente insufficiente.

Sembrerebbe invece [il condizionale è d'obbligo perché la vicenda è in corso] che molti - e i più rumorosi - abbiano optato per una strada che appare stretta e angusta ovvero abbiano chiesto che sia dato qualcosa a tutti indistintamente, ad esempio anche a chi ha in carico le azioni a dieci euro e con i dividendi negli anni incassati ha pressoché già recuperato l'intero capitale a suo tempo investito.

Nel frattempo, l'estate è passata ed è tempo di finanziaria, i soldi disponibili sono pochi e, tra chi lamenta una pensione da fame, chi aspira a ritirarsi dopo una vita di lavoro ma ancora non può, i malati che sollecitano la riduzione dei ticket, i disoccupati senza reddito (di cittadinanza), la sorte del risparmio tradito si trova a competere con istanze sociali di ben più pregnante valenza.

Sicché voci autorevoli stimano la somma disponibile in un massimo di 500 milioni di euro.

Purtroppo preti e aspiranti leaderucci politici non sanno far di conto, perché se il detto ammontare sarà suddiviso tra tutti gli oltre 200.000 azionisti, a ciascuno non toccheranno in sorte nemmeno 2.500 euro, un importo davvero mortificante e finanche offensivo per chi è stato davvero truffato e del tutto irrilevante per chi ha ereditato le azioni dal nonno che le aveva acquistate nel secolo scorso.

Col rischio aggiuntivo che se la politica prende coscienza di tale inevitabile esito, i 500 milioni di euro - in tesi destinati a una platea indistinta che, per quanto sopra osservato, non avrebbe motivo di ringraziare - potrebbero da subito prendere altre vie elettoralmente più vantaggiose, lasciando tutti a bocca asciutta.

Cordialità

Riccardo Federico Rocca, Commercialista e revisore legale, partner dello studio legale Rocca - Milano, nostro esperto indipendente 

(la foto è di un intervento di Rocca in una delle ultime assemblee della BPVi)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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