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Legalizzazione marijuana: continuano le esternazioni

Di Edoardo Pepe Sabato 4 Agosto 2012 alle 21:34 | 1 commenti

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Dopo gli articoli di Roberto Saviano sul settimanale "L'Espresso" e Umberto Veronesi sul quotidiano "La Repubblica", sull'opportunità di una legalizzazione della marijuana (ognuno con le sue differenze), diverse autorevoli personalità hanno sentito l'opportunità di esternare il proprio pensiero in merito. Bene. Tra i vari politici e persone del mondo della cultura che hanno detto la loro, spicca il procuratore generale della Repubblica di Firenze, Beniamino Deidda, che si è espresso per la legalizzazione della marijuana.

Non è d'accordo, invece, nella medesima procura, il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi che, pur premettendo che "è un problema del legislatore. Noi siamo solo servitori della legge.", ha comunque manifestato il proprio dissenso all'ipotesi legalizzatrice: "alla fine credo che i traffici si possano stroncare solo nel momento in cui si smette di assumere quelle sostanze".
Da strenui assertori della divisione dei poteri per la buona amministrazione dello Stato noi continuiamo a non capire perchè servitori dello Stato investiti di importanti funzioni come quelle delle indagini penali, sentano la necessità di pronunciarsi sulla bontà o meno di una legge. Queste esternazioni compromettono l'essere proprio "super partes": la famosa dea bendata o la bilancia coi piatti ad equa altezza.
Nel Belpaese anche in materia di legalizzazione delle droghe sidorme un sonno lunghissimo nonostante un referendum popolare di tanti anni fa ne chiedesse l'applicazione e nonostante, per esempio, un disegno di legge depositato in questa legislatura dai senatori Marco Perduca e Donatella Poretti.
Certamente ci sono iniziative istituzionali lodevoli per l'uso terapeutico della cannabis, come quella della Provincia di Bolzano, della Regione Toscana e di alcune Asl. Ma riguardano solo l'aspetto sanitario della sostanza, limitato rispetto al diffusissimo "uso ludico" che, nei suoi risvolti giudiziari, sociali ed economici rappresenta il nodo del problema.
Quindi, va bene parlarne come già avviene da tantissimi anni, ma dal parlarne all'immobilismo c'è la triste realtà di dover continuare a vivere nella illegalità. Senza motivazioni ad oggi chiare.

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Commenti

Italo Francesco Baldo
Inviato Sabato 4 Agosto 2012 alle 23:05

Forse per distruggere bene la nostra società e la nostra cultura faremo bene a legalizzare tutto, ossia ad eliminare qualsiasi divieto legale e per qualsiasi cosa. Ognuno si regolerà da sè! In fondo questa civiltà che cosa è se non altro che un divieto, aboliamola!
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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