Le storie d'impresa, premiati i vincitori provinciali del concorso
Mercoledi 12 Ottobre 2011 alle 17:36 | 0 commenti
Confindustria Vicenza - Sono il Liceo scientifico "Da Ponte" di Bassano e il Liceo scientifico "Tron" di Schio. Il Liceo scientifico "Da Ponte" di Bassano del Grappa, con la classe terza N (ora quarta, essendo iniziato un nuovo anno scolastico) ha vinto la fase provinciale del concorso "Le Storie d'impresa", organizzato per il decimo anno consecutivo da Confindustria Vicenza.
I ragazzi del "Da Ponte" hanno superato la concorrenza, rappresentata da altre cinque classi di altrettante scuole che avevano vinto come loro una delle sei fasi provinciali del concorso, grazie a un lavoro dedicato alla Bonotto, impresa laniera con sede a Molvena. La giuria del premio ha riconosciuto alla classe del "Da Ponte" il merito di aver sviluppato nel modo migliore il nuovo capitolo del premio, dal titolo "segnala un'idea", che metteva i ragazzi di fronte alla "sfida" di proporre una nuova progettualità imprenditoriale utile a migliorare la competitività dell'impresa.
A vincere la sezione dedicata al "miglior filmato" è stato invece il Liceo scientifico "Tron" di Schio con la classe terza TA (ora quarta), che ha realizzato un video sulla Sacme, azienda di Malo, produttrice di borse, sacchi e sacchetti in polietilene.
In questo caso la giuria ha premiato la sceneggiatura ben costruita, l'indovinata colonna musicale, gli "attori" (naturalmente i ragazzi partecipanti), la storia di fantasia che, attraverso interviste con due "sacchetti per la spazzatura", ha raccontato lo sviluppo e le caratteristiche produttive dell'azienda.
La premiazione dei vincitori del concorso è avvenuta, come tradizione, nella sede di Confindustria Vicenza, all'interno di una mattinata dedicata alla giornata di orientamento nazionale di Confindustria "Orientagiovani", nella quale sono intervenuti l'architetto e designer Aldo Cibic, l'imprenditore Lino Danese e Francesco Della Porta, per parlare del futuro dei giovani e dell'importanza di puntare sulla creatività , sulla capacità di leggere le opportunità , sulla rivalutazione della manualità .
Nel dibattito, nel quale sono intervenuti anche i componenti della giuria tecnica del concorso - gli imprenditori Marina Beggio, Paolo Vivian e Cristian Zoppini - è stata sottolineata l'importanza per i giovani di credere nelle proprie idee, nella formula vincente "impresa-cultura-innovazione-creatività ", nell'importanza del pensiero scientifico e nelle rivalutazione dello "scienziato" che porta l'innovazione nelle aziende (l'esempio più citato è stato quello del veneto Massimo Marchiori, che ha inventato l'algoritmo di Google).
I ragazzi premiati, dal canto loro, chiamati a illustrare in sala i propri risultati, hanno risposto mettendosi in gioco con chiarezza espositiva e buona padronanza del mezzo informatico, dimostrando di saper cogliere gli elementi caratteristici del fare impresa.
"I giovani sono determinanti per il futuro dell'impresa - ha sottolineato Giuseppe Zigliotto, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega per l'Education -. Raccontare una storia d'impresa non è cosa né banale né semplice, vuol dire vedere le aziende attraverso gli occhi dell'imprenditore e cominciare già a far parte dell'impresa stessa. L'azienda quindi diventa un luogo di apprendimento per i giovani, che attraverso di essa entrano in contatto con valori come l'autoimprenditorialità , la meritocrazia, la buona formazione e la creatività ".
Proprio per rafforzare questo aspetto legato all'inventiva e alla creatività quest'anno il concorso aveva previsto la novità della sezione "Segnala un'idea", nella quale gli studenti sono stati chiamati a elaborare un progetto che, prendendo spunto dalle caratteristiche aziendali, rappresentasse un'innovazione o un'idea originale cui l'azienda dovrebbe puntare per migliorare i propri prodotti, i processi e l'organizzazione.
"L'innovazione e la creatività sono un elemento fondamentale nelle competenze dei giovani per inserirsi in un mondo con poche certezze come quello di oggi", ha detto Zigliotto.
Come il messaggio lasciato dal compianto Steve Jobs ai giovani di oggi e di domani: "Siate affamati, siate folli".
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