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Le scelte ambientali di Pedon premiate con il Good Energy Award

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 26 Giugno 2014 alle 17:04 | 0 commenti

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Pedon - Packaging ad alto contenuto green, in carta riciclata o certificata FSC, utilizzo di bioplastiche ottenendo confezioni totalmente riciclabili, il 66% degli imballi flessibili reso riciclabile, silos per lo stoccaggio della materia prima sfusa anziché imballata con un risparmio annuale di circa 37 tonnellate di plastica, movimentazione delle materie prime via nave e rotaia rispetto al trasporto aereo e su gomma maggiormente inquinanti, approvvigionamento energetico degli impianti produttivi da fonte eolica con una riduzione di emissioni di CO2 tra i 900 e 1.100 tonnellate all’anno.

Queste le politiche eco-sostenibili adottate dall’azienda di Molvena, big player mondiale per la lavorazione, il confezionamento e la distribuzione di cereali e legumi secchi, che hanno portato nella giornata mondiale dell’ambiente all’assegnazione del Good Energy Award di Bernoni Grant Thornton - membro di Grant Thornton International Ltd - nella categoria agroalimentare, premio destinato alle aziende che investono in modo responsabile nella salvaguardia dell’ambiente.

“Siamo fieri del percorso che abbiamo intrapreso – dichiara Luca Zocca, Marketing Manager del Gruppo Pedon – Le politiche che abbiamo messo in atto in questi ultimi anni prevedono l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili, la riduzione degli imballi, l'impiego di packaging totalmente riciclabili, la promozione della biodiversità in agricoltura. Grazie ai nostri progetti in campo ambientale oggi siamo indicati come modello industriale di successo, capace di coniugare un'attività d'impresa con politiche green, comunicando in modo trasparente quanto facciamo e i risultati fin qui ottenuti". 

L’orientamento concreto alla sostenibilità ha avuto inizio proprio dal packaging. Confezioni dei prodotti in carta riciclata o certificata FSC, astucci con finestra non in PVC, bensì in PLA, polimero compostabile derivante da scarti vegetali quali mais, grano e barbabietola.

Con il progetto Imballi Flessibili, avviato nel 2013, il 66% degli imballi Pedon è stato reso riciclabile attraverso un’attività di ricerca avviata con i fornitori. Con il progetto Plastica Zero, l’obiettivo raggiunto è stato di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi per la materia prima in entrata. In quest’ottica sono stati installati 58 silos refrigerati ecosostenibili per lo stoccaggio della materia prima che arriva sfusa e non più in sacchi da 25 o 50 kg come da prassi. Come risultato si è ottenuto un risparmio annuale di circa 37 tonnellate di plastica, equivalente a 2 milioni di bottigliette da mezzo litro, ovvero, la riduzione di 80 tonnellate di emissioni di anidride carbonica nell’ambiente.

E ancora, con il progetto Ship&Rail l’azienda ha scelto di avvalersi del trasporto marittimo e ferroviario per la movimentazione delle materie prime. Solo nel 2013, il 70% dei container Pedon importati in Italia ha viaggiato su rotaia con un risparmio in termini di emissioni di CO2 pari a 183 tonnellate rispetto al trasporto su gomma.

Altro valore significativo è dato, infine, dall’avvio nel 2014 del progetto Energia Pulita, che prevede l’approvvigionamento energetico degli impianti produttivi esclusivamente da fonte eolica, contribuendo al risparmio tra 900 e 1.100 tonnellate di CO2 all’anno.

Leggi tutti gli articoli su: Luca Zocca, Pedon, Good Energy Award

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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