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Proteste "tipo" del lettore socio contro il GdV: è il "cameriere" della Popolare di Vicenza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 28 Marzo 2016 alle 23:18 | 0 commenti

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Sono numerose le mail sugli elenchi dei "soci top 999 della BPVi", che noi stiamo pubblicando dal 20 marzo e di cui riprenderemo domani, 29 marzo, le pubblicazioni "con la lista dei 199 nomi mancanti del cuore dell'azionariato truffato (ma, ve ne accorgerete, in parte "truffante")", ma anche sulle dichiarazioni dell'ad Francesco Iorio e sulle due ultime assemblee, quella del 5 marzo della "fu" banca Popolare cooperativa e l'ultima della Spa. Oggi pubblichiamo una mail che riassume le "proteste tipo" contro la stampa locale identificata col confindustriale GdV. 

Buongiorno direttore, sono un Vs assiduo lettore e mi complimento con i Vs articoli. Sto leggendo la lista degli Azionisti della BPVi e presumo che queste siano le azioni oggi in possesso di questi soci. Sarebbe interessante sapere se hanno venduto in tempi recenti ma immagino che questa informazione sia più difficile da ottenere. In particolare mi piacerebbe sapere se il GDV ed il suo Direttore Gervasutti hanno azioni e quante sono state riacquistate dalla Banca...

Mi piacerebbe sapere anche la posizione del Sig. Smiderle "the banker"... Noi azionisti siamo talmente incazzati con questo giornale locale che sembra "Il Giornale della Banca": non una parola sul risparmio tradito, non una lettera dagli azionisti pubblicata sul giornale, una schifezza ed una vergogna che dovrebbe far intervenire l'ordine dei giornalisti visto la totale sudditanza di questo giornale alla banca.
Lettera firmata e con aggiunto il qualificativo "uno dei 117.000 azionisti truffati dalla BPV"


Caro lettore, grazie per la sua mail, noi stiamo seguendo i problemi della BPVi dal 2010 e siamo stati attaccati per questo. Stiamo cercando i dati che lei ci chiede , non è facile risalire al passato ma noi ci stiamo lavorando duro e a breve, speriamo, leggerà qualcosa. Come avrà visto i primi 999 azionisti hanno un minimo di circa 10.000 azioni che al vecchio (non)valore sarebbero circa 625.000 euro. Non certo per questo valore elevato per sia pur bravi e ben pagati giornalisti ma, per rispetto e fino a prova contraria, noi non pensiamo sinceramente e comunque, che i colleghi, di cui parla e che talvolta critichiamo (come loro fanno finta, talvolta, di non leggerci ma poi copiano parzialmente i nostri dati su carta e mezzi online, senza, voler o saper, intendere come e perché li pubblichiamo) abbiano azioni BPVi e tanto meno per consistenti. Anche perché non serve possedere azioni per obbedire agli ordini di qualcuno.

Il direttore

 

Grazie Sig. Coviello per la sua risposta. Io a dir la verità ho spedito varie mail al GDV chiedendo come mai si parla sempre e solo della banca e mai dei suoi azionisti. Ho chiesto perché non si schiera con la gente che è stata truffata, che è stata indotta a comprare titoli falsificando i bilanci, che è stata indotta a comprare titoli ignorando che non avrebbe più potuto rivenderli. Mai avuto una risposta.
Immagino che questo giornale abbia ricevuto varie centinaia di mail (e lettere) similari. Come fa ad ignorare tutte queste domande che arrivano da gente truffata dalla banca? D'accordo è controllato dagli industriali ed industriali sono i più importanti membri del consiglio (Zuccato - Marzotto - l'ex Zigliotto) ed immagino che gli industriali siano i maggiori debitori della banca. Credo che Zonin sia stato molto generoso con questa categoria......e ne subiamo tutti le conseguenze. Però un minimo di autonomia giornalistica ci deve essere. Invece siamo di fronte ad una sudditanza e sono convinto che ci sia un ordine perentorio degli industriali su quali articoli pubblicare e quali no. Mai visto una cosa del genere. Neanche i giornali di partito sono così. Riguardo alla sua domanda di pubblicare con la mia firma la mia lettera preferisco di no. Sono già nel mirino di Gervasutti e vorrei cercare altre strade, e sono sicuro che ci sono, per combattere contro questo giornale, cameriere degli industriali.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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