Le proposte di Variati: startup, espansione universitaria, polo meccatronica, nuovo stadio
Venerdi 26 Aprile 2013 alle 16:02 | 3 commenti
Variati 2013 - “Una città viva è anche una città giovane e capace di esprimere energie troppo spesso soffocate. Per questo serve togliere o allentare vincoli, sburocratizzare. Serve dare spazi e opportunità alla città di costruire il proprio futuro" dice il sindaco uscente. "A chi ha idee dobbiamo dare la possibilità di trasformarle in realtà . Lo faremo qui, nell’ex Burci, con la casa delle startup. E lo faremo rafforzando il ruolo dell’Università . Questa è la nostra startup per la Vicenza dei giovani, della formazione e delle nuove impreseâ€.
Achille Variati ha lanciato questa mattina dagli spazi dell’ex Gil (“spazi che faremo diventare una piazza dove si incontreranno università e imprese startup per dialogare di innovazione, economia e futuroâ€) una nuova proposta nell’ambito della sua campagna tematica “C’è una città più vivaâ€. Una proposta che mette al suo centro il potenziamento dell’Università e che rilancia il progetto del polo della meccatronica e del nuovo stadio. Nel presentarla il sindaco ha parlato anche di nuove forme di gestione per i parchi gioco e le aree cani: da affidare ad associazioni e comitati di quartiere.
“Il nostro obiettivo è introdurre un nuovo modello in cui il Comune non deve dirigere ma facilitare e affiancare le idee. E’ quello che avverrà con la casa delle startup che nascerà presto all’ex Burci, grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria. Qui le idee e le energie di impresa potranno esprimersi concretamente. Noi le accompagneremo, anche cercando accordi con le banche per forme di finanziamento per farle crescereâ€. Ha spiegato Achille Variati prima di introdurre un secondo tema a questo collegato: l’Università . Una realtà che oggi a Vicenza conta 4500 studenti, una media del 95% di giovani che trovano già lavoro dopo solo due mesi e mezzo dal diploma, un indotto attuale stimato in 20 milioni di euro sulla città e 2 milioni di euro di fatturato dei laboratori con le imprese vicentine.
“Io voglio investire e rafforzare il ruolo dell’Università per farne un centro nazionale della meccatronica e raddoppiare il numero di iscritti. Un'idea importante sia per i ragazzi che potranno trovare un luogo di formazione ancora più forte e capace di garantire un inserimento rapido nel mondo del lavoro, sia per le imprese e le associazioni di categoria che da tempo coltivano un progetto di crescita dell'offerta universitaria in un virtuoso connubio pubblico/privato – ha detto Variati – L’università ovviamente deve espandersi in prossimità delle strutture esistenti: e qui c’è una convergenza di opportunità rispetto al tema del nuovo stadio. L’attuale stadio Menti, di proprietà pubblica, è una struttura gloriosa e nobile ma vecchia, inadeguata al futuro, afflitta da problemi strutturali cronici che non ci sono più le risorse comunali per sanare. Servirebbero 6 o 7 milioni di euro, forse, e non è pensabile reperire oggi queste somme: chi lo dice o non conosce il bilancio del Comune o racconta favole per imbrogliare i tifosi. La realizzazione del nuovo stadio a Vicenza est è invece possibile senza spesa per il Comune, grazie all’accordo con i privati in sinergia con la società calcistica. Potremo così avere, in un’area adeguata e facilmente accessibile, un impianto moderno, in grado di ospitare anche eventi e concerti diventando così il terzo grande spazio per l’intrattenimento accanto al nuovo padiglione della Fiera e al Parco della Pace. Senza colate di cemento, perché a parte le strutture a servizio dello stadio le volumetrie necessarie ai privati per rendere sostenibile l’investimento potrebbero essere collocate in aree già urbanizzate e oggi non utilizzate, contribuendo a combattere il degrado senza consumare aree agricoleâ€.
E collegandosi al tema sportivo il sindaco Achille Variati ha lanciato anche l’idea di affidare la gestione degli spazi per attività sportive e di aggregazione, compresi i parchi gioco e le arre cani, ai comitati di quartiere o alle associazioni, tramite apposite convenzioni: “Negli ultimi 5 anni abbiamo realizzato 13 nuovi impianti e sistemato l’80% di quelli che già c'erano. Abbiamo messo a posto il 60% dei parchi gioco e realizzato 11 aree cani (per noi luoghi necessari e importanti, per chi ci precedeva spazi indecorosi e non a caso sempre bloccati) – ha concluso Variati – C’è un patrimonio da valorizzare e far vivere sempre più: lo strumento giusto può essere la gestione diretta da parte di associazioni e comitati di quartiere, estendendo il modello di quanto già stiamo facendo con i nuovi impianti sportivi, portando i cittadini e le associazioni a collaborare attivamente alla gestione del patrimonio pubblicoâ€.Sicuramente non si può che concordare sul fatto che bisogna puntare sullo sviluppo dell'Universita, e di conseguenza sui giovani che gravitano intorno a tale istituzione, peccato che gli universitari provenienti da fuori città finite le lezioni vanno di corsa in stazione a prendere il treno che li riporta a casa.
Perchè?
1. mancano gli alloggi convenzionati per studenti universitari;
2. manca un programma di iniziative culturali rivolto agli studenti universitari;
3. manca un collegamento rapido tra l'università ed il centro città.
Tutte queste cose non sono state fatte nei 5 anni di amministrazione Variati e sono necessarie per fare rivivere la città intera, a partire dal centro storico.
Riguardo al così detto Parco della PAce non è ancora chiaro cosa vuole farci Variati, e soprattutto con quali soldi intende gestirlo.
Ricordo inoltre che nella precedente campagna elettorale il Sindaco Variati aveva promesso alla città la rivoluzione dei trasporti pubblici, con tanto di linea circolare intorno al centro storico: sono passati 5 anni e di linea circolare non c'è traccia, tranne che di nuovo nel programma elettorale di Variati!
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